Cerca
Cerca
+

Influenza suina, si allarga il contagio

Berlusconi: "In Italia nessun pericolo"

Silvia Tironi
  • a
  • a
  • a

L'influenza da suini continua adestendersi e l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso ieri seradi alzare il livello di allerta del rischio pandemia dalla fase tre alla fasequattro, a due scalini dal livello massimo di sei. Intanto la Farnesina sconsiglia dipartire per il Messico. Per evitare il contagio, ha sottolineato il ministerodegli Esteri sul suo sito ‘Viaggiare sicuri' è stato raccomandato allapopolazione di evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di avereparticolare attenzione nella cura dell'igiene personale e di rivolgersi allestrutture sanitarie locali in presenza di sintomi influenzali. Italia, nessun rischio - E ora i primi casi sospettiarrivano anche in Italia. Ma il governo, attraverso il ministro del Welfaremaurizio Sacconi, rassicura: gli undici casi sospetti sono risultati negativi.Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi interviene sull'emergenzadella febbre suina e rassicura: "Allo stato attuale non c'è alcunpericolo". Il premier ha comunque sottolineato che "bisogna non diretroppo in questa fase in cui è necessario lavorare per trovare un antidoto chead oggi ancora non c'è". L'annuncio dei casi sospetti erastato dato in mattinata dalla commissaria europea alla Sanità, AndroullaVassiliou: “Attualmente ci sono casi sospetti in sette Paesi europei. Nonsono in grado di dire quanti sono ma posso dire di quali paesi si tratta:Italia, Irlanda, Germania, Repubblica Ceca, Grecia, Svezia e Danimarca”. Finorain Europa i casi conclamati sono tre, uno in Spagna e due nel Regno Unito.Domani a Bruxelles ci sarà la riunione fra la commissaria Vassiliou e lesocietà farmaceutiche. Ancora non si sa di quali società si tratta. La contadelle vittime messicane del virus influenzale A-H1N1 è salita a 152, tuttaviafonti governative del Paese centramericano rivelano che il tasso di mortalità ècalato nelle ultime ore, dunque la fase acuta dell'epidemia dovrebbe esserepassata. Intanto l'allarme nel mondo cresce e nessun paese sembra più immunedal rischio. Infezioni conclamate sono state trovate in Gran Bretagna (2 casiin Scozia), in Canada (6 casi certi, 10-12 sospetti), in Spagna (due casisicuri, oltre 25 probabili), negli Stati Uniti (44) ed in Israele (2). Ma sonoormai innumerevoli i Paesi con casi che destano seri sospetti: Australia 50,Cile 8, Colombia 9, Danimarca 5, Francia 1, Irlanda 3, Israele 1, Nuova Zelanda66 (dieci sono stati confermati), Corea del Sud 1, Svezia 5, Svizzera 5. Ediverse persone sospettate di essere portatrici del virus dell'influenza dasuini sono in osservazione anche in Cina. Tra i casi sospetti un centinaio diragazzi nella provincia dello Shaanxi, la cui scuola è stata chiusa perprecauzione. Rischio pandemia – E che il rischio di una pandemiadi influenza da suini sia “molto elevato” è convinto anche il direttoredell'istituto di virologia presso l'Accademia delle scienze mediche di MoscaDmitri Lvov. L'esperto russo consiglia a tutti l'uso di mascherine nei luoghipubblici e il ricorso agli antivirali. Sconsiglia invece i luoghi diassembramento, raccomandando di stare però il più possibile all'aria aperta.Dal canto suo il numero due dell'Oms ha detto che “nessun paese è immune darischio”. Fukuda ha spiegato anche che la fase quattro indica “un significativoaumento” del livello d'allerta, ma che non significa che una pandemia è ormaiinevitabile. L'Oms ha poi aggiunto che ci vorranno sei mesi e per produrne ingrossi quantitativi occorrerà molto più tempo. I farmaci in Italia – “Abbiamo incaricato l'Istitutofarmaceutico militare di Firenze di incapsulare 30 milioni di dosi di farmaciantivirali”, per essere pronti all'eventualità che l'epidemia di febbre suinascoppiata in Messico arrivi anche in Italia. Lo annuncia il sottosegretarioalla Salute, Ferruccio Fazio,intervistato da Maurizio Belpietro su Canale 5 durante la rubrica ‘Panorama delgiorno'. Il sottosegretario ricorda che “in tutto abbiamo a disposizione 40milioni di dosi di antivirali, per trattare 4 milioni di cittadini”. Ma diquesti 40 milioni, precisa, “10 milioni di dosi erano già pronte, mentre 30milioni erano ancora da confezionare in capsule. Una decisione giustissimapresa dal Governo precedente - puntualizza Fazio - e legata al fatto che ilprincipio attivo» ingrediente base di queste 30 milioni di dosi, “in polvere hauna durata media di 10 anni, mentre in capsule di soli tre anni. Pertanto, seil prodotto fosse stato acquistato già in capsule due anni fa, sarebbe scadutotra un anno». Perciò «adesso abbiamo incaricato l'Istituto farmaceutico militaredi Firenze di procedere all'incapsulamento», spiega. «Se anche dovesse arrivarela pandemia - aggiunge il sottosegretario - non ci aspettiamo certo di avereimmediatamente 4 milioni di italiani infetti. Sarà un fenomeno progressivo. Conl'Istituto superiore di sanità sono state fatte delle simulazioni per capire inquanto tempo e come» un'infezione potrebbe evolvere, e «anche in base a questesimulazioni sono stati fatti gli acquisti». Leborse di Asiae Pacifico isono in flessione per la paura di una diffusione dell'influenza dasuini con conseguenti ripercussioni sull'economia globale. In negativo lecompagnie aeree, in rialzo invece i farmaceutici. 

Dai blog