Arrivano i soldati in città
Maroni: sicurezza per tutti
Sarà firmato domani il decreto sull'utilizzo di tremila militari per la sicurezza nelle città. Di questi, dal 4 agosto, ha spiegato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, circa un terzo andrà nei centri di identificazione ed espulsione (ex cpt), un terzo a controllare il luoghi sensibili come le ambasciate e il resto sarà impiegato a pattugliare. “C'è nel decreto: lo confermo e lo preciso. Saranno insieme ai giovani in divisa delle forze dell'ordine”, dichiara La Russa. Gireranno a piedi e non avranno compiti di polizia giudiziaria, ma di agenti di pubblica sicurezza. Significa che non potranno arrestare se non in flagranza di reato, ma per il ministro non si creeranno problemi, dal momento che saranno accompagnati dalle normali forze dell'ordine. Il loro impiego a presidiare i punti sensibili consentirà il recupero di poliziotti e carabinieri per le operazioni di pattugliamento in strada. E' intervenuto anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni “La firma del decreto è un tassello in più per garantire la sicurezza ai cittadini che devono sentirsi padroni a casa propria”. “Il loro compito se fatto a piedi ha una visibilità e una efficacia maggiore”, afferma invece La Russa. Per l'operazione sono stati stanziati 31,2 milioni di euro, altrettanti saranno previsti nel 2009. Si comincia con Milano, Roma, Napoli, Padova e Verona. Nel capoluogo lombardo “ce ne sarà un numero più alto di quanto preventivato”, ha ricordato La Russa. In media saranno comunque tra i 200 e i 300 i militari impiegati in ogni città.