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La Camera: sul caso Eluana

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non decida la Cassazione

Albina Perri
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Roma -Montecitorioha votato la mozione che solleva alla Corte costituzionale un conflitto diattribuzione sul caso Eluana Englaro, la ragazza in coma da 16 anni. Lavotazione è avvenuta con il sistema elettronico senza la registrazione deivoti, ha raccolto i voti favorevoli del Pdl, della Lega e dell'Udc. Contrari ideputati dell'Idv. Il Pd, invece, si è astenuto dalla votazione. Il Senato è chiamato a pronunciarsi sul caso domani alle 15. Lo ha deciso laconferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, secondo quanto riferito in auladal presidente Renato Schifani. GaetanoQuagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, ha espresso grandesoddisfazione per il voto favorevole della Camera a elevare il conflitto diattribuzione sul caso di Eluana Englaro. Un voto che dimostra anche, secondoQuagliariello, come il Pdl “non mette la testa sotto la sabbia» quando sitratta di affrontare tematiche che riguardano il confine tra la vita e lamorte, che si affacciano prepotentemente nella dimensione pubblica al punto dacondizionare la stessa convivenza civile”. Il Pdl sviluppa solidarietà “chesuperano divisioni di altri tempi come quella tra laici e cattolici, e siaffermano non solo all'interno dei gruppi ma anche nella collaborazioneproficua tra i gruppi della Camera e del Senato”. Di diverso avviso Antonio Di Pietro, leader dell' Idv. "Se al Parlamentonon piace la legge che c'é la può sempre cambiare, ma quello di rinviare gliatti alla Consulta è, a nostro avviso, una soluzione pilatesca. E come tale nonci piace". Se una legge non è condivisa, insomma, è la riflessione deldeputato, dovrà essere cambiata, ma non si può lasciare che siano solo imagistrati a decidere, lasciando il cerino acceso nelle loro mani. "Lasentenza della Corte di Cassazione sul caso Englaro - conclude - è stataemessa, infatti, nel rispetto della legge attuale".

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