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Il ministro Frattini: alla Lega

né Veneto né Lombardia

Albina Perri
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La Lega «ha titolo negoziale per rivendicarle. Ma non può avere la Lombardia, dove Formigoni come coprotagonista della vittoria per l'Expo 2015 non potrà essere estromesso. Nè il Veneto, dove la Lega è già talmente rappresentata in Province e Comuni che non vale la pena vanificare l'accordo con l'Udc, che si può fare su Galan. Il Piemonte èun altro discorso». Lo dice Franco Frattini, a proposito delle rivendicazioni del Carroccio per le prossime regionali. Il ministro degli Esteri parla anche del caso Boffo: «Il rispetto per la privacy e la dignità - sottolinea riferendo di aver telefonato il giorno stesso al direttore di Avvenire - deve valere per tutti, anche per i personaggi pubblici. Respingo però le strumentalizzazioni politiche della sinistra, che usa la vicenda come se Berlusconi ne fosse il mandante». Frattini esclude tensioni con il Vaticano: «Prima il direttore dell'Osservatore romano e poi il cardinal Bertone hanno ribadito la sintonia tra il governo e la Santa Sede». Quanto alla legge sul fine vita, il responsabile della Farnesina ritiene che il testo del Senato sia migliorabile: «Non ho dubbi che acqua e cibo non siano una cura, ma un modo per dare la vita. Una cosa però è la sostanza, un'altra la regolazione delle forme e delle procedure: stabilire con una legge come si debba fare evoca lo Stato etico e mi lascia qualche perplessità ». Porte chiuse, invece , al riconoscimento delle coppie di fatto: «Verrebbe colorito con un segno anticristiano e anti-Santa Sede, e come tale cavalcato a torto dai laicisti». Frattini, invece, appoggia il finanziamento alle scuole private («Quest'anno credo che il sacrificio finanziario vada tentato») e apre alla proposta sul voto amministrativo agli immigrati sponsorizzata dal presidente della Camera Fini: «Chi paga le tasse, chi parla l'italiano, chi rispetta la Costituzione e la bandiera, deve avere il diritto di rappresentanza».

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