L'Azione cattolica fa quadrato
"Basta con le intimidazioni"
Quasi fosse un caso: a due giorni dalle dimissioni di Boffo dall'Avvenire, l'Azione cattolica è riunita a Roma per parlare di parrocchia e territorio, ma non solo. Così dal convengo “Legami da rinnovare” ecco che arriva il secco no “alle intimidazioni del Giornale contro una persona e contro la libertà di espressione”. I presidenti e gli assistenti di Ac sono tutti d'accordo su di loro nel respingere le accuse sollevate nei confronti di Boffo. “Ribadiamo la solidarietà a Dino Boffo con grande forza e rigettiamo l'intimidazione che l'attacco del Giornale ha comportato contro una persona e più in generale contro la libertà di espressione”, è quanto ha dichiarato il presidente dell'Azione cattolica, Franco Miano, alla presenza di monsignor Mariano Crociata (nella foto), segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Sindrome da assedio - Che ha evitato di parlare direttamente della questione, ma dalle sue parole si capisce che non può passare inosservata. C'è una nuova tendenza in atto, secondo monsignor Crociata, “una sorta di irrigidimento e un atteggiamento effetto di una specie di sindrome da assedio, proprio di chi vede attorno a sé nemici e minacce alla fede e alla Chiesa”. Una tendenza da rigettare, discorso che vale anche nei confronti di chi “indulge, più o meno inconsapevolmente, alla mentalità corrente” e “si lascia dettare dalle mode del momento il criterio di giudizio alla fin fine determinante anche sul piano dottrinale e spirituale”. Simpatia e resistenza - Occorre un nuovo atteggiamento “spirituale”, espresso dal binomio “simpatia e resistenza”. La Chiesa di oggi, secondo monsignor Crociata, deve infatti essere “fatta di credenti che resistono, ma che pensano e operano come se portassero tutti il peso e la grazie della fede di tutti, oltre gli stessi confini battesimali” e che siano capaci “innanzitutto di tenere insieme tutti colore che del patrimonio cristiano conservano qualcosa”. Senza fuggire dal mondo, non bisogna “lasciarsi fagocitare da esso e dalla sua logica antievangelica e disumanizzante”. Feltri: la chiesa mi insulta - l direttore del Giornale VittorioFeltri replica all'Azione Cattolica che rivendica il dirittodella Chiesa di parlare. "Non fanno che parlare - dice Feltriinterpellato da Apcom -. Vorrei sapere chi le gestisce. Da unasettimana mi insultano tre volte al giorno, tra vescovi,vicevescovi e parroci, i quali peraltro mi stupisce molto che sisiano preoccupati di difendere Boffo, di attaccare me e non hannospeso una parola per la vera vittima della vicenda, che è lasignora che ha ricevuto le molestie in base alle quali untribunale ha condannato l'ex direttore di Avvenire".