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"Cucchi pestato in tribunale"

Indagati 3 agenti e 3 medici

Silvia Tironi
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“Pestatoin tribunale”. Con questa accusa gli inquirenti hanno emesso sei avvisi digaranzia nei confronti di tre agenti e tre medici, che sarebbero in qualchemodo coinvolti nella morte di Stefano Cucchi, il geometra di 31 anni morto il22 ottobre scorso dopo l'arresto. Il pestaggio del ragazzo sarebbe avvenuto nelsotterraneo del palazzo B della Città giudiziaria di Roma, dove si trovano lecelle di sicurezza. Secondo quanto riferito in procura, Cucchi sarebbe statoscaraventato in terra, e dopo aver sbattuto violentemente il bacino, procurandosiuna frattura dell'osso sacro, sarebbe stato colpito a calci. Il tutto sarebbeavvenuto il 16 ottobre, all'indomani dell'arresto dell'uomo per possesso didroga, e prima dell'udienza di convalida del suo fermo. Omicidio colposo epreterintenzionale- I tre medici del Sandro Pertini (il primario Aldo Fierro, 60 anni,responsabile del reparto penitenziario dell'ospedale, ed i medici StefaniaCorbi, 42 anni, e Rosita Caponetti, 38 anni.) sono indagati col l'accusa di omicidiocolposo. L'iscrizione è stata formalizzata dalla Procura di Roma. Nell'avvisodi garanzia si dice che avrebbero «omesso le dovute cure» al pazientecagionandone la morte. «Si tratta di un eccesso di garanzia - hanno spiegato apiazzale Clodio - così possono nominare un proprio consulente in vista dellariesumazione della salma». «I carabinieri - aggiungono dalla procura – (chehanno arrestato Cucchi lo scorso 15 ottobre, ndr) sono estranei alla vicenda». Diomicidio preterintenzionale sono accusati, invece, tre agenti della poliziapenitenziaria (Nicola Minichini, 40 anni, Corrado Santantonio, 30 anni, eAntonio Dominici, 42 anni), che secondo le accuse avrebbero pestato il giovanepusher. Cucchi, si legge nell'avviso di garanzia, «in data 16 ottobre, concalci e pugni, dopo averlo fatto cadere, cagionandone la morte, avvenuta il 22ottobre». Sopralluogo in tribunale – Intanto gli inquirentiannunciano che sarà svolto un sopralluogo nelle celle di sicurezza deltribunale con il «supertestimone» della vicenda relativa alla morte di StefanoCucchi. Una testimonianza che avrebbe alcuni punti da chiarire e per questo lesue dichiarazioni saranno acquisite in sede di incidente probatorio. E proprioper fare chiarezza sarà svolto questo sopralluogo in modo che il detenuto possasul posto ricostruire la dinamica dei fatti. Una ricostruzione necessaria ancheperché il corridoio dove si trovano le celle di sicurezza del tribunale non haalcuna telecamera. Per questo è di rilevo la testimonianza del detenuto,clandestino, per il quale starebbe per essere avviato il programma diprotezione. Il detenuto avrebbe assistito alla scena chiamando in causa treagenti della polizia penitenziaria. Il testimone - Il detenuto africano che hatestimoniato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi sostienedi «aver udito e visto agenti della polizia penitenziaria» colpire il geometradel quale avrebbe, successivamente, raccolto le confidenze durante il tragittodal tribunale al carcere di Regina Coeli. La circostanza emerge negli avvisi digaranzia emessi dalla procura di Roma.

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