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Fini a testa bassa contro la Lega

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"Al Nord il Pdl non deve più essere subalterno"

Michela Ravalico
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Gianfranco Fini invita il Pdl a prendere le distanze dalla Lega nel Nord Italia. «Il rapporto con la Lega al Nord deve essere ripensato uscendo dalla subalternità, perchè tra la copia e l'originale, si acquista l'originale». Con queste parole il presidente della Camera Gianfranco Fini nel corso della presentazione a San Macuto dell'ultimo numero di 'Charta minutà, periodico della Fondazione FareFuturo, ha rimarcato la differenza con il partito di Umberto Bossi. «Non ci si può lamentare -ha aggiunto- se l'elettore sceglie di conseguenza». «Non si tratta di rompere l'alleanza -ha proseguito- ma ci si divide là dove ci sono diverse sensibilità» Il presidente della Camera ha risposto anche a chi insinuava che Fare e Futuro possa trasformarsi da luogo di politica in gruppo di congiurati. «Dando vita al Pdl noi abbiamo chiuso una pagina del Novecento, una pagina di storia repubblicana, prima con il Msi e poi con Alleanza nazionale, che aveva il 12%. E tutto questo noi lo avremmo fatto per fare una corrente? Se è così, ricoveratemi!». E ancora, parlando in veste di presidente della Fondazione, Fini ha detto "vogliamo mettere del sale nel dibattito della politica e in una fase post-ideologica non si può rispondere alle nuove sfide rispolverando vecchie categorie e vecchie appartenenze».

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