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Regione Sicilia, pensione record: 41.600 euro al mese

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L'assegno d'oro di Felice Crosta, ex burocrate siciliano

francesca Belotti
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Mezzo milione di euro l'anno, 41.600 euro al mese, 1.369 euro al giorno:  è la pensione d'oro di Felice Crosta, prima vicecommissario per l'emergenza immondizia, poi al vertice dell'Agenzia dei rifiuti della Regione siciliana. L'assegno record è il più alto mai erogato dai generosi vertici della Sicilia, con tanto di parere positivo della Corte dei Conti a cui l'ex burocrate si era appellato contro i soli 219 mila euro l'anno riconosciutigli da un decreto del dirigente del personale. Tre mesi fa l'Agenzia di cui era a capo è sparita. I suoi giorni in vecchiaia saranno praticamente vissuti nell'oro: al mezzo milione di euro all'anno di pensione si aggiungono gli arretrati e l'indennità di fine rapporto per una cifra totale di un milione e mezzo di euro. «Mi rendo conto che questa cifra possa destare curiosità, interesse, magari qualche invidia – commenta – ma è bene ricordare che non si tratta di un regalo. Sono entrato alla Regione nel 1961, mi sono laureato e ho vinto tre concorsi mentre ero in servizio». Invidia a parte la legge approvata dall'amministrazione di Totò Cuffaro adesso fa storcere il naso dentro e fuori il palazzo della Regione. Grazie a un escamotage legale al momento dell'istituzione dell'Agenzia per i rifiuti e le acque, nel 2005, si stabilì per il direttore generale il diritto di calcolare la sua indennità come base per la pensione. I soldi che percepirà Crosta, 1.369 euro al giorno, sono esattamente il triplo dei 516 euro posti come tetto massimo nel 2003 dal Consiglio dei ministri per le pensioni obbligatorie.  Ma ora la Regione Sicilia dovrà pagare, anche se annuncia che vuole ricorrere in appello contro la vecchiaia d'oro di Crosta, il quale contento dell'ok della Corte dei Conti commenta: «Sono stati riconosciuti i miei diritti».

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