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Grillo sgambetta la Bresso e frega voti a Di Pietro

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Il movimento del comico genovese (in Piemonte al 3,4%) dà la volata a Cota. In Emilia Romagna il Movimento 5 stelle batte l'Udc. E ruba voti all'Idv

Michela Ravalico
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E se Beppe Grillo, in Piemonte, dovesse essere l'ago della bilancia? Il rischio c'è. Tra Bresso e Cota sarà un testa a testa. Lo si vede già dai primi dati. Seconda l'ultima proiezione Pragma Emg realizzata per la Rai, su una copertura del campione pari all'8%, il candidato del centrodestra è dato al 48,4%% contro il 46,8% di Mercedes Bresso, candidata del centrosinistra. E' molto presto per dire quale sarà il risultato. Infatti sono state scrutinate solo 261 sezioni su 4835. Il Movimento 5 stelle, di cui è capolista Davide Bono (candidato presidente alla regione), secondo le prime proiezioni, si attesterebbe attorno al 3,44%. Un risultato che se dovesse rimanere tale e quale non consentirebbe al Movimento di Beppe Grillo di entrare in consiglio regionale (infatti è necessario superare la soglia del 5%). Epperò, proprio quel pacchetto consistente di voti potrebbe fare la differenza a discapito della candidata del Pd. Il movimento 5 stelle - Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle è candidato anche in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Campania. Per ora la Regione in cui sta andando meglio è l'Emilia Romagna. Secondo le proiezioni Giovanni Favia, il candidato presidente per il Movimento 5 stelle, avrebbe il 5,94% attestandosi al terzo posto e superando il candidato dell'Udc Gian Luca Galletti per il momento   fermo al 4,00%. In Veneto David Borrelli del Movimento 5 Stelle avrebbe il 3,28 per cento, mentre in Lombardia Vito Crimi starebbe al 2,29%. In Campania Roberto Fico si collocherebbe attorno all'1,56%. Grillo d'altra parte è indigesto anche per Antonio Di  Pietro. Secondo i dati  delle regionali, i candidati  delle liste che fanno riferimento al comico genovese hanno fatto  segnare dei risultati che soprattutto l'Idv sembra aver sofferto. Il partito di Antonio Di Pietro (8% alle europee) ha fatto  registrare anche 'performance'  buone  (nel Lazio potrebbe  superare il 10%, soglia che sfiora in Basilicata, in Campania e in  Calabria si batte sopra il 9%), ma le uniche piazze in cui il gabbiano  di Di Pietro non prende il volo sono le regioni in cui Grillo ha avuto  successo. Secondo, appunto, i dati parziali, in Campania con Grillo  all'1,5% l'Idv si è fermato al 6,7, in Emilia Grillo è al 6,9% e Di   Pietro è 'sottò al 6,4%, in Piemonte il comico genovese al 3,8% e   l'Idv al 6,9. La dichiarazione di Grillo sul blog-  "I media di regime pdl-pdmenoelle  sono impagabili. Negano la realtà prima, durante e persino dopo. Persino di fronte all'evidenza la Repubblica.it dava in Emilia Romagna Galletti dell'Udc all'8,3% quando era Favia del MoVimento 5 Stelle all'8,3%. Prima delle elezioni nei giornali, vedi La Stampa, pdimenoellina di domenica, i candidati a 5 Stelle semplicemente non sono esistiti, non dovevano esistere. Ma noi esistiamo. Qualche imbecille in mala fede ha parlato di voto di protesta dato al Movimento, di voto inutile. Il Moimento 5 Stelle è stato l'unico a presentarsi con un Programma disponibile on line da mesi. L'unico a fare proposte. L'unico senza finanziamenti pubblici, con tutti i media contro. Grazie ragazzi! E' solo l'inizio di un percorso". E' il post di Beppe Grillo sul suo blog a commento delle elezioni, postato poco dopo le 22.  

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