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Preti pedofili, Alfano invia gli ispettori

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Si indaga sulle dichiarazioni "diffamatorie" del procuratore aggiunto di Milano

Eleonora Crisafulli
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Sullo scandalo pedofilia che ha travolto la Chiesa nelle ultime settimane interviene Angelino Alfano. Dopo le dichiarazioni rese ieri dal Procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, il ministro della Giustizia «considerato il carattere potenzialmente diffamatorio di tali dichiarazioni, ha dato mandato al suo ufficio ispettivo di verificare se il dottor Forno, con tale condotta abbia violato i doveri di correttezza, equilibrio e riserbo che devono essere particolarmente osservati nella trattazione di procedimenti delicati come quelli per reati di pedofilia, reati che vanno perseguiti con estrema decisione ma evitando pericolose generalizzazioni». Lo rende noto un comunicato ufficiale dal ministero. Le accuse ai preti - Ieri Forno, capo del pool specializzato in molestie e stupri, sui sacerdoti coinvolti in reati sessuali, si è lasciato andare a insinuazioni e accuse di vario tipo: «Nei tanti anni in cui ho trattato l'argomento non mi è mai arrivata una sola denuncia, né da parte dei vescovi né da parte dei singoli preti e questo è un po' strano». In un'intervista ha dichiarato che «la lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali non è corta», ma la denucnia è arrivata solo dai familiari delle vittime «dopo che si sono rivolti all'autorità religiosa e questa non ha fatto assolutamente niente». Per Forno potrebbero esserci uomini che scelgono la strada del sacerdozio solo «perché è oggettivo che c'è un'enorme facilitazione nell'avvicinare le vittime». Inoltre i colpevoli «non vengono cacciati, ma nemmeno messi nelle condizioni di non nuocere più».

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