Appunti/ di Filippo Facci
George Obama e Barack Bush
Nel centrodestra il sostegno di Silvio Berlusconi a Vladimir Putin ha sempre creato un certo imbarazzo, perlomeno in coloro che hanno ancora delle sufficienti nozioni e una coscienza per imbarazzarsene: parliamo di un regime vero (altro che da noi) dove solo negli ultimi dieci anni hanno fatto fuori più di 200 giornalisti. I giornali italiani, quando il Cavaliere andava a braccetto con Putin, facevano bene a eccepire su questo e su quello; e deputati come Paolo Guzzanti facevano bene a stracciarsi le vesti. Ora che a braccetto con Putin c'è nientemeno che Barack Obama, però, abbiamo un Paese intero in silenzio stampa. Come rileva puntualmente Christian Rocca su camillo.it, Obama sta facendo una politica di destra e realista che di più non si può: ha triplicato i soldati in Afghanistan rispetto a quelli spediti da George Bush, bombarda a giorni alterni il Pakistan, ha lasciato sostanzialmente intatta Guantanamo e le (mancate) garanzie ai detenuti, ha smesso di criticare le violazioni russe dei diritti umani nonché la politica egemone verso le ex repubbliche sovietiche, e infine, nei giorni scorsi, ha siglato un accordo sulle armi nucleari invero poco significante. Ma i giornali italiani, sin dal giorno della sua elezione, anzi da prima ancora, su Obama hanno messo il pilota automatico. I giornali di sinistra lo venerano, innamorati. Quelli di destra, appena possono, ne sfatano il mito. Complimenti a tutti.