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L'Europa brucia 400 miliardi

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Berlusconi: chiudere i mercati

Francesco Specchia
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Quattrocento miliardi bruciati in un giorno. E Warren Buffett che supera Bill Gates nella classifica degli uomini più ricchi del mondo. Sono gli effetti del crollo della Borsa (Microsoft ha perso finora 1,5 miliardi di dollari) I giorni di passione per i mercati, dunque, non sembrano ancora terminati. Anche la speranza che gli interventi decisi dai governi potessero condizionare positivamente l'andamento dei mercati finanziari è svanita. Dopo un'inizio sotto il segno "più"  le Borse europee hanno bruciato altri 100 miliardi di capitalizzazione. A Milano Mibtel a +1,92% in avvio di seduta, poi ancora rialzo, seguito però da un calo: Mibtel perde l'1,63%, lo S&P/Mib l'1,81%. Sulla scia della flessione di Wall Street le Borse europee hanno girato tutte in negativo. Parigi perde l'1,55%, Francoforte il 2,53% e Londra l'1,15%.  Profondo rosso in borsa. Crolla in Mibtel, le borse europee perdono fino al 9,5%, vanno a picco Wall Street e i mercati asiatici. Interviene anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Non fomentiamo allarmismi" "La crisi finanziaria internazionale è seria ma bisogna evitare di alimentare l'allarmismo". La raccomandazione viene dal presidente Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato non nasconde gli effetti della "crisi finanziaria, con pesanti ricadute nell'economia che ha assunto dimensioni mondiali e che presenta danni e rischi gravi per tutti, anche per l'Europa e per l'Italia. Questa crisi chiama senza dubbio a un forte senso della responsabilità nazionale ed europea le nostre istituzioni, le forze politiche di entrambi gli schieramenti e anche il mondo dell'informazione". Tuttavia esorta a "non alimentare un allarmismo, che in questo campo può diventare immediatamente fattore di aggravamento della crisi". Che non sia il caso di creare allarmismi è convinto anche il presidente del Consiglio: "Non siamo in un momento di grande sviluppo, ma non siamo ad oggi nemmeno in recessione", ha sottolineato Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri a Napoli. E ha poi invitato i risparmiatori che abbiano a disposizione soldi liquidi ad acquistare "azioni Eni ed Enel, titoli molto sottovalutati" che hanno però alle spalle ziende che continuano a fare utili. Eni, in particolare, sottolinea il Cavaliere, "grazie al prezzo del petrolio quest'anno presenterà un bilancio straordinario". "Le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore", ha spiegato Berlusconi, annunciando tra l'altro che probabilmente "domenica ci sarà una riunione dei leader della Ue a Parigi per fare il punto sulla crisi dei mercati internazionali e che non si esclude una riunione del G8 nei prossimi giorni". "Per uscire dalla crisi dei mercati internazionali, ha detto il premier, "ci saranno misure globali e innovative per poter arrivare a riscrivere i regolamenti della finanza internazionale". Tra le ipotesi, ha sottolineato Berlusconi, "una nuova Bretton Woods e la sospensione dei mercati per il tempo di scrivere queste nuove regole. Sono tutte ipotesi, certo è che deve essere una soluzione globale". La paura che i mercati financziari non riescano a tenere e la certezza (dopo le dichiarazioni del Fondo monetario internazionale) che l'economia mondiale stia cadendo in recessione spingono gli investitori a vendere. Le Borse europee proseguono in forte calo, con i ribassi maggiori tra Francoforte (-8,7%) e Milano (S&P/Mib -8,42% a 20.042), sulla scia della decisa flessione registrata anche dai future sull'avvio di Wall Street. A livello settoriale, i titoli legati alle materie prime sono quelli sui quali si scatenano maggiormente le vendite e l'indice Dj Stoxx di comparto lascia il 10,19%. Gli energetici lasciano l'8,11%. Particolarmente male anche i bancari (-8,54%) e gli assicurativi (-8,98%), mentre anche i telefonici sono in forte calo (-8,43%). Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse europee. - Londra -7,05% - Parigi -7,94% - Francoforte -9,11% - Milano -8,41% - Madrid -7,30% - Amsterdam -7,13% - Stoccolma -6,38% - Zurigo -6,56%.  Piazza Affari sono i titoli bancari a sopportare le maggiori perdite. In prima linea ci sono Unicredit (più volte sospesa al ribasso e riammessa) che è arrivata a segnare un calo teorico del 14,23% a 2,29 euro e Intesa (-8,8% a 2,78 euro, il prezzo del 2004). In forte rosso anche Unipol (-8,2%), Ubi Banca (-8,2%), Mps (-6,4%), Generali (-6,4%). Malissimo anche i telefonici con Telecom (-9,1% a 75 centesimi) e Fastweb (-8,7% a 13,1 euro) e gli energetici con Tenaris (-10%), Eni (-9,3%), Enel (-8,1%), Saipem (-7,9%). I titoli che perdono meno sull'S&P Mib sono Finmeccanica (-3%), Italcementi (-3%) e Parmalat (-3,1%). Sul generale a picco Erg (-11%), Banca Italease (-9,4%), Saras (-8,6%), Edison (-8,4%), Tiscali (-8,5%). A condizionare le Piazze europee, oltre a Wall Street (il Dow Jones Industrial chiude in ribasso del 7,33% a 8.579 punti e il Nasdaq perde il 5,47% a 1.645 punti), anche le Borse asitiache. Tokyo in caduta libera, con il Nikkei che ha chiuso a -9,6%: si tratta della peggiore performance degli ultimi 21 anni. Durante la seduta l'indice è è arrivato a perdere il 10,87% (-995,60 punti, a 8.161,89). E scatta la corsa ai bot. Il Tesoro comunica che, "date le attuali circostanze di mercato e al fine di accogliere la domanda aggiuntiva dei risparmiatori italiani per i titoli di Stato emersa nelle ultime giornate, il quantitativo offerto oggi in asta del Bot 3 mesi (scadenza 15/01/2009) viene innalzato da 4.000 a 6.000 milioni di euro". I BoT trimestrali sono stati assegnati con un prezzo medio ponderato di 99,402 mentre il prezzo di esclusione è stato pari a 99,163. La percentuale di riparto si è attestata al 36,800. Quanto ai BoT annuali, l'ammontare offerto è stato assegnato ad un prezzo medio ponderato di 96,989 mentre il prezzo di esclusione è stato pari a 96,052. La percentuale di riparto si è fermata al 34,969. La data di regolamento per le emissioni è fissata al prossimo 15 ottobre.

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