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Nube di cenere: ancora disagi per traffico aereo

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In Spagna sono a rischio i voli del pomeriggio. Riaperto lo scalo di Lisbona

Tatiana Necchi
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Traffico aereo ancora sotto restrizioni a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese Eyjafjallajokull che dallo scorso mese non ha ancora smesso di eruttare e ha già messo più volte ko il traffico aereo d'Europa. Gravi disagi sono stati riscontrati, questa volta, soprattutto in Portogallo dove ieri sono stati annullati oltre 300 voli. Per oggi pomeriggio sono previsti nuovi problemi per l'avvicinarsi di una nuova nube. Però c'è anche qualche buona notizia. Questa mattina sono stati riaperti gli scali di Oporto e Lisbona. La riapertura è stata decisa a seguito dello  "spostamento più rapido del previsto" della nuvola. Anche la Croazia e l'Italia hanno riaperto lo spazio aereo e gli aeroporti. La situazione viene descritta in "lieve miglioramento" anche in Germania e Austria, sebbene non sia ancora tornato tutto alla normalità. Lo spazio aereo du Madeira e l'arcipelago delle Azzorre, invece, rimane chiuso. In Spagna sette aeroporti del nord paese, Asturie, Santander, Bilbao, Salamanca, Valladolid, Leon e Burgossono, stati chiusi nel pomeriggio di ieri mentre altri tre, Compostela, Vigo e La Coruna, sono stati autorizzati alla ripresa delle normali attività. In Germania l'aeroporto di Monaco di Baviera è stato fermato per poche ore e ha aperto i battenti alle 20 di ieri.  L'agenzia tedesca per la sicurezza aerea ha autorizzato anche l'apertura di Augsburg e Memmingen. In Austria il traffico aereo è stato bloccato ieri: il provvedimento è rimasto in vigore anche questa mattina e riguarda gli aeroporti di Vienna, Innsbruck, Linz e Salisburgo.  In Francia, la nube di cenere non ha provocato particolari problemi anche se sono stati annullati oltre cento voli destinati in paesi che hanno imposto restrizioni. In Irlanda le autorità dell'aviazione civile hanno segnalato, ieri sera, gli aeroporti chiusi nell'ovest del paese: Donegal, Sligo, Knock, Galway e Kerry. Il ritorno alla normalità è previsto in mattinata. E con i danni ai voli tornano anche i costi che gli operatori turistici si trovano a sostenere per assistere i turisti bloccati a causa del fermo dei voli. Ai 30milioni di euro di danno della crisi di aprile si dovranno aggiungere i nuovi oneri di queste ore.

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