Libri a casa, tutti in corteo
Berlusconi: mando la polizia
Gli studenti d'Italia rinunciano ai libri anche oggi. All'istruzione preferiscono la manifestazione, un po' in tutta Italia. E Berlusconi replica: non permetterò le occupazioni, manderò la polizia negli atenei. «Il nostro obiettivo non è la riforma strutturale della scuola ma una serie di provvedimenti di buon senso per riordinare quello che è necessario per mettere al centro della scuola l'educazione dell'alunno e dello studente». Le porteste anti-Gelmini sono già incominciate, e a soffiare sul fuoco ci si è messo stamattina anche Walter. «Proteste così ampie e diffuse» ha detto questa mattina il segretario del Pd, Veltroni, che dovrebbero portare il governo a «ritirare il decreto Gelmini e le misure con i tagli alla scuola e all'università», dandosi comunque degli «obiettivi di finanza pubblica» che affrontino il problema della diminuzione della spesa. Dal governo, la voce del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: le proteste di questi giorni sono guidate da «giovani presuntuosi e politicizzati», frutto di una scuola e di una università «autoreferenziali» nate negli anni Settanta. Questa mattina all'Università La Sapienza di Roma gli studenti hanno chiuso con lucchetti e catene il dipartimento di Fisica in segno di protesta. A Torino, dopo Fisica e Agraria, l'occupazione si è estesa anche a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. A Bari, inscenato un corteo funebre per la morte dell'Università pubblica. Sul fronte universitario, come fa sapere l'Unione degli Studenti, è fitto il calendario delle manifestazioni, in vista anche della manifestazione nazionale del 14 novembre, praticamente in tutta Italia: da Catania all'Aquila, da Perugia a Reggio Calabria e Catanzaro, e poi ancora previste assemblee anche a Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Teramo e Macerata. In fermento anche gli studenti delle medie superiori: a Rende, Cosenza, gli studenti del liceo scientifico Pitagora hanno occupato la scuola. Al liceo scientifico di Catanzaro, invece, gli studenti hanno deciso per l'autogestione che proseguirà per tre giorni, mentre a Reggio Calabria, assemblea aperta degli studenti dei licei Leonardo Da Vinci e Alessandro Volta. Cortei di studenti di scuole medie superiori si stanno inoltre svolgendo a Roma, in due zone diverse della capitale.