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Oculista trovato morto in casa a Palermo

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Cade nella tromba delle scale. E' il terzo caso di cronaca nera in 18 anni in quel palazzo

Roberto Amaglio
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Tre morti tragiche in 18 anni, tutte avvolte da un alone di mistero. Ormai l'antico stabile nel centro di Palermo in via Mariano Stabile sta diventando una sorta di edificio oscuro in una zona cittadina fatta di ristoranti eleganti e negozi all'ultima moda. L'ultimo di questi drammatici e oscuri episodi è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, quando l'oculista 55enne Giovanni Cascio, per cause ancora da accertare, è precipitato dalle scale fracassandosi il cranio. Ad avvertire il 118 è stata la moglie che, nelle prossime ore, sarà sentita dai carabinieri. Gli inquirenti presteranno molta attenzione alle sue deposizioni, anche in virtù del fatto che i coniugi erano in procinto di separarsi e i loro rapporti erano molto tesi, tanto da costringere i vicini di casa a chiamare più volte la Polizia per segnalare le violente discussioni tra i due. Per quanto riguarda i rilievi, in attesa dell'autopsia di giovedì le forze dell'ordine stanno cercando di accertare se la caduta sia stata o meno accidentale. Il medico legale cercherà di capire se Cascio avesse assunto alcol prima della morte, circostanza questa che avrebbe potuto fargli fatalmente perdere l'equilibrio. I PRECEDENTI – Ma, come detto, la morte dell'uomo è il terzo episodio di cronaca nera che affliggono lo stabile maledetto nel giro di soli 18 anni. L'ultimo di questi tragici eventi avvenne il 4 maggio del 1998, giorno in cui venne trovata morta con il cranio sfondato una donna di 35 anni, Irene Tagliavia, esponente di una famiglia della nobiltà cittadina. L'assassino fu individuato in Francesco Termini, un ex operaio della telefonia con problemi psichici. Sei anni prima, nello stesso palazzo, venne trovata uccisa un'altra donna, la 44enne Maria Pia Augello, ex modella e poi finita in un giro di prostituzione. In questo caso per il delitto venne condannato un ristoratore palermitano con cui la vittima aveva avuto una relazione.

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