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La marea nera minaccia i pellicani

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Da poco sono usciti dalla lista delle specie a rischio ma stanno rischiando di finirci nuovamente

Tatiana Necchi
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Il disastro ambientale nel Golfo del Messico inizia a mietere le sue vittime nelle «wetland» della Louisiana in particolare nelle aree insulari ad alto livello di biodiversità, dove da alcuni giorni grumi di catrame e residui oleosi hanno fatto la loro comparsa sulle coste.  Ad allarmare gli ambientalisti e le comunità locali è in modo particolare la situazione di Queen Bess Island, dimora di migliaia di pellicani marroni che appena un anno fa sono stati cancellati dalla lista delle specie a rischio. Ma ora sono di nuovo sotto minaccia, dopo che almeno 35 esemplari sono stati investiti dalla marea nera e trasportati d'urgenza in un centro di riabilitazione. I 35 pellicani trasportati al centro di riabilitazione di Fort Jackson sono tutti sopravvissuti ma, secondo la veterinaria Sharon Taylor, si è trattato solo di fortuna. «Tanti altri spariranno semplicemente nell'ambiente - ha dichiarato la donna al New York Times - Noi probabilmente troveremo solo una piccola percentuale di tutto ciò che è stato colpito». La veterinaria crede che presto saranno molti di più i volatili in pericolo di vita ad arrivare al centro: «Domani o stanotte potrebbero arrivare centinaia di pellicani, forse migliaia». Per oltre un decennio, i pellicani che dimorano tra le mangrovie di Queen Bess Island sono stati la prova vivente di come una specie ai limiti dell'estinzione potesse continuare a sopravvivere e prosperare. Decimati negli anni '60 dai pesticidi tossici, i volatili simbolo della Louisiana, di cui adornano anche la bandiera, erano tornati numerosi negli ultimi anni grazie a un programma di ripopolamento, che aveva riportato le coste dello stato americano agli splendori di un secolo fa. Ma ora «i pellicani sono in serio pericolo», avverte Doug Inkley, scienziato della National Wildlife Federation, secondo cui il disastro ambientale iniziato oltre sei settimane fa rischia di minacciare nuovamente la specie. Fino agli inizi del '900, informa il New York Times, gli esemplari di questo volatile dalle penne bianche e grigie erano circa 50mila, disseminati lungo tutte le coste della Louisiana. Ma nel 1961, stando ai dati della Guardia Costiera, la loro capacità riproduttiva si era completamente annullata, a causa del Ddt e di altri pesticidi nocivi che provocavano un assottigliamento delle uova dei loro cuccioli, che andavano in frantumi durante la covata. La loro estinzione in Louisiana si verificò pochi anni dopo. Nel 1968 alcuni esemplari protetti di questa specie furono trasferiti in Louisiana per dare inizio a un programma di ripopolamento in tre diverse aree costiere. Una di queste era proprio Queen Bess Island. Solo nel 1990, quando il programma sembrava destinato a fallire, fu avviato un progetto per la rivalutazione della costa che prevedeva la costruzione di una barriera di scogli artificiali intorno all'isola. Da allora i pellicani hanno cominciato a proliferare, e i loro piccoli hanno ripopolato l'intera area costiera. Nel 2009 la specie è stata ufficialmente eliminata dalla lista di quelle a rischio, ma ora la situazione, avvertono gli esperti, rischia di cambiare di nuovo.

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