Cerca
Cerca
+

Carneficina durante la partita. Quaranta le vittime in Messico

default_image

Due stragi si consumavano ieri nei territori di Chihuahua e Taumalipas

bonfanti ilaria
  • a
  • a
  • a

Sono almeno trentanove le vittime uccise ieri in Messico, mentre la Nazionale messicana giocava la sua prima partita ai Mondiali. Due stragi diverse, dagli esiti sconcertanti. CHIHUAHUA (MESSICO)-  A Chihuahua un commando armato ha fatto irruzione, durante la notte,  presso un centro di recupero per tossicodipendenti. Diciannove uomini uccisi e quattro i feriti, abbandonati a terra. L'intelligence della polizia ha divulgato soltanto nella mattina di oggi la notizia. Secondo quanto riferito erano circa trenta gli incappucciati che hanno sfondato l'ingresso del centro di recupero “Fede e vita”, armati con fucili automatici kalashnikov. Gli uomini hanno trascinato senza pietà le vittime fuori dal centro, facendole sdraiare a terra, di spalle, sparando uno dopo l'altro le raffiche mortali. Ad oggi la polizia giudiziaria ha scoperto che le vittime fanno parte dei “Los Mexicales” , mentre i killer appartengono al gruppo dei  “Los Atzecas” . Entrambe le gang fanno capo a due potenti cartelli del Messico. I primi al cartello di Sinaloa, capeggiato dal narcotrafficante Joaquin Chapo Guzman, mentre i secondi al boss del gruppo criminale di Juarez, Vicente Carrillo Fuentes. Un assassinio di massa che si è consumato proprio poche ore prima dell'ingresso in campo del Messico.  TAUMALIPAS (MESSICO)- Stessa sorte per altre venti persone nello stato di Taumalipas, a Ciudad Madero, uccise alla testa. Non è tuttora riscontrabile la tempistica delle esecuzioni, ma la gente locale parla di “corpi disseminati per la città”. Certamente è risaputo che il territorio di Taumalipas, al confine con il Texas, è zona del cartello del Golfo, perennemente in guerra con l'organizzazione degli Zetas, criminali temuti in Messico.

Dai blog