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Bertolaso: "contattato Sepe per casa in via Giulia"

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L'ha riferito lui stesso ai magistrati perugini. Ha anche aggiunto di non aver mai pagato l'affitto dell'immobile

Tatiana Necchi
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Alla fine spunta il Vaticano. È stato il cardinale Crescenzio Sepe, attuale arcivescovo di Napoli, a fare da collegamento tra il professore Francesco Silvano, collaboratore di Propaganda Fide che mise a disposizione del capo della protezione civile l'appartamento in Via Giulia a Roma, e il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. A riferirlo ai magistrati perugini è stato lo stesso Bertolaso interrogato nel capoluogo umbro nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per i “Grandi eventi” che lo vede indagato. Il numero uno della protezione civile ha riferito ai pm di avere lui stesso contattato il cardinale Sepe, per molto tempo ai vertici di Propaganda Fide.   Tramite il professore Francesco Silvano, quindi, Bertolaso avrebbe ottenuto di poter soggiornare, fino alla fine del 2003, nell'appartamento di Via Giulia essendosi dovuto allontanare dalla sua abitazione per vicende personali. Il capo della protezione civile ha poi riferito di non aver mai pagato l'affitto dell'immobile ma di aver provveduto soltanto al pagamento delle varie bollette. Bertolaso ha quindi spiegato di non essersi mai occupato di appalti ad eccezione di quelli relativi al G8 alla Maddalena e che quando si accorse che i costi per il vertice in Sardegna stavano lievitando, decise di sostituire Fabio De Santis con Gian Michele Calvi. Nonostante questo in Vaticano si sentono tranquilli per la vicenda e auspicano che la giustizia faccia il suo corso. Per loro sembra impossibile che Bertolaso fosse ospite di un appartamento senza che nessuno pagasse l'affitto alla "Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli". Dunque qualcuno deve aver pagato.  Inoltre nel 2006 il Cardinale Sepe, allora prefetto di Propaganda Fide, è stato allontanato da Benedetto XVI alla vigilia della scadenza del primo quinquennio del mandato. E poi il cardinale Ivan Dias, l'attuale prefetto di Propaganda Fide, è stato nominato nel 2006 e lui doveva avviare una gestione trasparente. Ma lui ha garantito la sua estraneità ai fatti. Resta il fatto che la questione verrà affrontata nei prossimi mesi.

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