La vigilia di Pontida. Tutto pronto per la festa leghista
Attese 20 mila persone per la 20° edizione. Bossi deve far dimenticare la manovra e i sindaci in rivolta
È ormai tutto pronto a Pontida per il ventesimo raduno dei leghisti guidati da Umberto Bossi. Nella cittadina bergamasca, infatti, la macchina organizzativa ha ormai completato il suo percorso, predisponendo il tutto per una giornata in cui sono attesi 200 pullman e quasi ventimila persone. Per l'occasione, infatti, gli organizzatori sfoggeranno una mastodontica statua di Alberto da Giussano, alta 10 metri, che sarà collocata alla destra del palco (con la scritta “Fratelli su Libero Suol” ai piedi della scultura). Ci saranno poi gli oltre cento gazebo ospitanti i gruppi, i media, le sedi nazionali della Lega Nord e i punti di ristoro. Al loro interno, anche le nuove realtà “padane” che verranno presentate ufficialmente: l'Associazione velisti e marinai padani, l'organizzazione “Per una scuola nostra, regionale e federale” e il gruppo Musicisti Padani (con la voce femminile di Zuleika Morsut). Oltre alle note di colore, tuttavia, quello di Pontida 2010 rappresenta un raduno carico di significati per il partito fondato da Umberto Bossi. Sono gli stessi uomini del Carroccio a saperlo. "Mai come quest'anno il raduno di Pontida è carico di significati e contenuti", si commenta all'interno del partito. "Innanzitutto, quelli relativi al buon governo della Lega Nord che, con i suoi ministri, ha dato da subito una marcia in più all'esecutivo di centrodestra. Poi, questo è anche l'anno dell'elezione dei primi governatori leghisti, Roberto Cota, in Piemonte, e Luca Zaia, in Veneto, oltre ai primi passi in direzione del federalismo”. PROVA DI MATURITA' - Se ovviamente nel partito si usano toni trionfalistici, bisogna però far notare che il raduno di Pontida non arriva nel miglior momento per i leghisti, alle prese con una manovra che sembra mettere in ripostiglio il federalismo e una crisi che, logicamente, spinge il ministro Tremonti ad accentrare risorse e funzioni per ridurre gli sprechi. In parole povere, sarà in grado Bossi di far dimenticare ai leghisti le manifestazioni dei sindaci, dei presidenti di provincia e dei governatori regionali (molti di loro proprio della Lega) che denunciano tagli, difficoltà e una manovra vessatoria nei confronti degli enti? Probabilmente sì. L'appeal del senatur Bossi non è certo diminuito in questi anni tra i suoi uomini. L'anno prossimo, però, la Lega non potrà più vivere di rassicurazioni e slogan: da forza di maggioranza con un grande peso nel governo da ormai tre anni, arriverà l'ora dei risultati concreti e delle responsabilità. Insomma sarà il raduno di Pontida 2011 quello che dirà molto sulla maturità politica della Lega Nord.