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In estate aumentano le intossicazioni alimentari

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I consigli del Codacons per i consumatori: attenzione a igiene, scadenze e gelati in spiaggia

Eleonora Crisafulli
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Con l'arrivo del caldo e l'innalzamento delle temperature, in estate aumentano anche le infezioni e le intossicazioni alimentari. A mettere in guardia le buone forchette dai disturbi gastrointestinali in agguato è il Codacons. Basti pensare, sottolinea l'associazione, che cento persone sono rimaste intossicate ieri, dopo una cena a base di pesce in un ristorante di Massa Carrara e molti sono stati ricoverati. Mentre l'ufficio di igiene della Asl indaga sul cibo e sulle condizioni igieniche del locale, il Codacons ricorda che "se nella preparazione o conservazione degli alimenti si trascurano le norme igieniche e le corrette procedure per il mantenimento della catena del freddo, l'aumento della temperatura esterna favorisce la moltiplicazione di batteri. Un problema spesso sottovalutato, dato che le conseguenze nella maggioranza dei casi non sono gravi". Gli episodidi intossicazione, però, sono sempre numerosi (100mila all'anno) e "il fenomeno dovrebbe destare maggiore attenzione e preoccupazione". Per questo il Codacons chiede ai Nas di"procedere a ispezioni a tappeto in tutta Italia, a cominciare dalle principali località turistiche, per accertare se nei ristoranti, bar o chioschi sulle spiagge si prendono le precauzioni necessarie e si osservano scrupolosamente le norme igieniche previste". Anche il consumatore, da parte sua, può prendere qualche piccola precauzione, seguendo poche e semplici regole: 1) Ristoranti - A pranzo, specie nei ristoranti che non conoscete, diffidate dei carrelli con cibi freddi, conservati a lungo a temperatura ambiente, specie se con gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova; 2) Frutti di mare - Non acquistate pesce e frutti di mare di dubbia provenienza e prendete cozze e vongole solo se contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica e con un'etichetta che indica peso e scadenza. Ricordate che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6°, quindi, in frigorifero; 3) Occhio all'aspetto! - Controllate che non ci sia brina all'esterno delle confezioni surgelate, è indice di un cattivo mantenimento. Buttate i cibi le cui confezioni presentano un rigonfiamento. Prestate attenzione ai prodotti freschi come latte, mascarpone, creme; 4) Igiene - Non consentite al negoziante di toccare il prosciutto con le mani. Stesso discorso se chiedete un panino al bar o se vi servono una bibita prendendo il bicchiere dall'alto. Se poi il negoziante serve i clienti ma sta anche alla cassa, chiamate i vigili! 5) Gelati in spiaggia - A differenza dei cibi congelati, quelli surgelati, hanno dei cristalli di ghiaccio più piccoli, microscopici che, proprio per le loro dimensioni, non producono danni alle pareti delle cellule del prodotto. Se, quindi, notate che l'alimento ha dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, questo può essere un sintomo dell'interruzione della catena del freddo. Insomma, se il gelato perde la sua compattezza e cremosità e diventa come la brina: buttatelo! 6) Bibite - Non acquistate bottiglie d'acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole. L'aumento della temperatura di una bibita determina una crescita batterica anomala che causa disturbi intestinali come la gastroenterite. I contenitori di plastica, inoltre, sotto il sole rilasciano sostanze chimiche che vengono poi assimilate dal nostro organismo. Ricordate, infine, che anche le bibite hanno una scadenza: controllatela! Molti chioschi estivi, per smaltire le rimanenze dello scorso anno, vendono bibite già scadute. 7) Congelatori - Nei bar e nei negozi non acquistate prodotti se il congelatore è stracolmo di roba. Per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono mai superare un certo carico. Meglio, poi, i freezer con gli sportelli chiusi (solitamente verticali) 8) Ambulanti - Non acquistate nessun prodotto deteriorabile da carrettini ambulanti, solitamente privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti 9) Scadenze - Controllate sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti freschi 10) Segnalate e chiedete i danni - Denunciate tutte le situazioni anomale alle Forze dell'ordine della zona. Se nel villaggio turistico o nell'albergo in cui siete, contraete un'intossicazione alimentare, rivolgetevi al Codacons per chiedere i danni.

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