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Grecia, freddato giornalista davanti casa sua

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Gli hanno citofonato e l'han fatto uscire dalla sua abitazione con l'inganno. Poi gli hanno sparato con una calibro 9

Tatiana Necchi
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Tutto è successo nel quartiere Ilioupolis, a sudest di Atene alle intorno alle 05:20, ora locale, del mattino. Secondo le prime ricostruzioni, degli sconosciuti hanno citofonato al giornalista, Socratis Guiolias di 35 anni e direttore della stazione radio “Thema 9,89”,  dicendogli di uscire di casa con la scusa che gli stavano rubando la macchina. Una volta fuori dall'abitazione gli hanno sparato a bruciapelo con un'arma automatica, una calibro 9, uccidendolo sul colpo. Gli assassini poi sono fuggiti in auto. Sul posto sono stati trovati una ventina di bossoli. Si presume che il commando fosse composto da almeno tre persone e, secondo testimoni oculari, indossavano delle uniformi, forse della polizia locale. La polizia ritiene che l'uccisione del giornalista greco non sia opera di un'organizzazione terroristica. Si ritiene più probabile si tratti di un delitto collegato al crimine organizzato: «Tutti i dati finora in nostro possesso sembrano escludere l'ipotesi terroristica» ha detto all'Ansa una fonte della polizia. Secondo l'avvocato di Guiolias, l'uomo riceveva ogni giorno minacce e recentemente si stava occupando di casi legati alla corruzione e connivenze tra mafia e imprenditoria. Un gruppo estremista, apparso nel 2009, che ha già rivendicato l'assalto a una stazione di polizia in cui fu ferito un agente nel giugno dello stesso anno e il mitragliamento della facciata di una rete privata televisiva nel febbraio 2009, ha minacciato di morte "tutti i giornalisti".

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