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Napolitano: "Indignati davanti a squallide consorterie. Intervenire senza reticenza"

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Il Capo dello Stato ha affrontato i temi della crisi e della disoccupazione rivolgendosi alla classe politica

bonfanti ilaria
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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale, ha affrontato i temi della crisi economica, lanciando la sua valutazione in merito alla situazione.  "Occorre guardare avanti e misurarsi con le sfide del futuro. Nessun catastrofismo sulla situazione dell'Italia, ma consapevole realismo nell' affrontare il problema. Si sta risalendo la china da una crisi pesante". E' questa la valutazione del Presidente alla vigilia dell'approvazione finale alla Camera della manovra finanziaria. Messaggio alla classe politica- Napolitano ha inoltre lanciato numerosi avvertimenti alla classe politica, invitandola a "un vasto dialogo sui problemi del Paese". Ha poi dichiarato: "Ci indigna e ci allarma l'emergere di femoneni di corruzione e di trame inquinanti, anche ad opera di squallide consorterie". Secondo il Presidente della Repubblica si deve "intervenire senza alcuna incertezza o reticenza su ogni inquinamento o deviazione nella vita pubblica e nei comportamenti di organi dello Stato, ma senza cedere a nessun gioco al massacro tra le istituzioni e nelle istutuzioni". Disoccupazione dei giovani- "Alla ripresa produttiva non corrisponde una ripresa dell'occupazione. Da noi, le questioni storiche dell'occupazione e del Mezzogiorno si rispecchiano, esaltate, nella condizione giovanile. Il problema dei giovani non impegnati nè in un lavoro, nè in un percorso di studio, è oggi il problema numero uno se si guarda al futuro dell'Italia". Nessuna interferenza sulle intercettazioni- "Il ruolo del Presidente della Repubblica è risultato chiaro. Non vedo come si possa equivocare. Nessuna interferenza nella dialettica politica e nell'attività parlamentare che rappresenta la sovranità popolare, salvo la facoltà dell'articolo 74". Il Capo dello Stato Napolitano ha voluto così chiarire il suo ruolo nell'iter del ddl intercettazioni. "Il mio impegno e dovere - ha affermato Napolitano - è valorizzare i poteri del Parlamento e l'invito ad ascoltare l'opinione pubblica e il paese reale". E' necessario un nuovo Ministro per lo sviluppo- Napolitano ha inoltre avanzato al Governo la richiesta di "procedere con la nomina" del nuovo Ministro dello Sviluppo economico.  "L'istituzione Governo non può sottrarsi a decisioni dovute come quella della nomina di un titolare del Ministero dello sviluppo economico o del Presidente di un importante organo di garanzia come la Consob"- ha detto nel corso della cerimonia del Ventaglio. La Costituzione non è d'intralcio- Giorgio Napolitano ha poi invitato a non lasciarsi andare a considerazioni sulla Costituzione vista come "un intoppo". Nel corso dell cerimonia del Ventaglio ha infatti sosotenuto che "Può essere utile, per evitare semplificazioni eccessive e sommarie polemiche su quel che la nostra Costituzione può consentire o non consente, riflettere sul fatto che da noi è stato possibile approvare, tra giugno e luglio, una rilevante manovra di aggiustamenti dei conti pubblici. In Germania, al contrario, le misure annunciate il 7 luglio diventeranno legge di bilancio non prima di dicembre".

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