D'Alema taglia le gambe a Vendola: "Io non lo voterei"

E sulle elezioni anticipate "non ho paura, ma meglio un governo di transizione per rifare la legge elettorale"

Massimo D'Alema spara a pallettoni contro Nichi Vendola, il governatore della Puglia che recentemente ha avanzato la sua candidatura come leader di una "nuova" sinistra. In un'intervista a Rainews24, l'ex segretario comunista ha bocciato senza se e senza ma l'idea di un Vendola leader. "Nichi Vendola può mobilitare un elettorato che alle ultime elezioni è restato ai margini, ma non credo che possa essere un valido leader per mobilitare una coalizione di centrosinistra: io non lo voterei", ha detto D'Alema. Del resto, a Baffino, non va bene nessuno. Non Vendola, né - tanto meno, Pierferdi Casini. All'intervistatore, Corradino Mineo, che gli chiede se non ritenga preferibile Casini. D'Alema replica: "Casini non è neppure candidato, queste sono dietrologie", dice a proposito delle ricostruzioni che gli attribuiscono una preferenza per il leader centrista.  Per quanto riguarda l'ipotesi di elezioni anticipate, che dopo lo show down di ieri in Parlamento sembrano sempre più probabili, D'Alema ostenta sicurezza. "Il Pd non teme le elezioni. Se ci saranno le elezioni le faremo, nessuno ne ha paura". Ma sull'aattuale legge elettorale, il leader di sinistra è tranchant: "E' una legge profondamente sbagliata, anche rischiosa con l'attuale situazione perchè è prevista per un sistema bipolare, mentre ne abbiamo ora tre di sistemi". D'Alema, insomma, propone di cambiare questa legge elettorale per poi andare a elezioni. Una legge "veramente indecente, frutto avvelenato del berlusconismo, che il premier ha fatto per sè". Quindi, prosegue il presidente del Copasir, è necessario "un governo di transizione, auspicabilmente con una maggioranza il più ampia possibile, composto da poche persone di qualità, con un programma limitato che si occupi di legge elettorale, economia e questione morale.