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Germania: imprenditori chiedono taglio ferie. "Sono troppe 6 settimane"

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Ridurre le consuete sei settimane di vacanza dei lavoratori per consolidare il successo dell'azienda e dell'economia, in crescita, del Paese

bonfanti ilaria
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Gli imprenditori tedeschi chiedono ai loro dipendenti di rinunciare ad almeno un terzo delle ferie annuali, ossia di accorciare le vacanze di due settimane su un totale di sei. Soltanto in questo modo, secondo loro, la Germania, che finalmente festeggia "gli eccellenti risultati dell'economia con una crescita del Pil al 3%", potrà riuscire a stare al passo con il boom degli ordinativi del mercato globale e interno. Accettare di ridurre il periodo delle vacanze per contribuire a consolidare il successo dell'azienda e del Paese, rendendo anche sempre più solido il proprio posto di lavoro. E' questo il ragionamento sostenuto dai datori di lavoro nel Mittelstand, il forte comparto delle piccole e medie imprese. "Sei settimane di vacanza all'anno sono troppi e riteniamo che in futuro ne basteranno quattro" ha dichiarato Ursula Frerichs, Presidente dello "Unternehmerverband mittelstaendische Wirtschaft", ossia l'Associazione imprenditori delle piccole e medie aziende, al quotidiano popolare "Bild". I Sindacati, almeno per il momento, non avrebbero preso posizione sulla proposta degli imprenditori, ma il problema è reale. La Germania è infatti il Paese dove i lavoratori hanno le ferie annuali più lunghe, circa il doppio rispetto alle altre nazioni industriali. E, anche se ci va con i piedi di piombo, orientato nella stessa direzione è Mario Ohoven, il numero uno del "Bundesverand mittelstaendische Wirtschaft", l'associazione concorrente tra piccoli e medi imprenditori. Ohoven suggerirebbe un taglio da sei a cinque settimane di ferie l'anno. "I carnet degli ordinativi sono di nuovo pieni. Abbiamo bisogno di ogni singolo lavoratore". Suggerisce quindi di istituire una sorta di conto-ferie da "restituire" ai dipendenti in eventuali nuove crisi economiche a fronte di un calo della domanda.

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