Cerca
Cerca
+

Roma, incendio in un campo rom. Muore un bimbo

default_image

Grave il fratellino. Feriti anche il padre e la madre. Interviene il Vaticano: "I rom sono vittime dell'olocausto"

Tatiana Necchi
  • a
  • a
  • a

Un bimbo di 3 anni è morto per causa di un incendio scoppiato nella notte, intorno all'una e mezzo, nel campo rom in via Morselli a Roma. Anche il fratellino di 4 mesi è ricoverato al Policlinico Gemelli. Pur essendo grave non sarebbe in pericolo di vita. Nel rogo sono rimasti ustionati anche il padre e la madre dei piccoli, che sono stati accompagnati da un'ambulanza del 118 all'ospedale Sant'Eugenio, che hanno una prognosi di 25 giorni: a quanto si è appreso avrebbero riportato ustioni di lieve entità. Le fiamme hanno coinvolto anche alcune baracche di fortuna dell'insediamento di via Ercole Morselli, nei pressi di via della Magliana. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e i Carabinieri del Nucleo Investigativo per i rilievi. Al momento sono in corso le indagini per capire le cause dell'incendio. L'intervento del Vaticano - Le espulsioni dei rom, come quelle ordinate dal governo francese, colpiscono «persone deboli e povere che sono state perseguitate, che sono state anch'esse vittime di un 'olocausto' e che vivono sempre fuggendo da chi dà loro la caccia». A dire queste parole è il segretario del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, arcivescovo Agostino Marchetto, in un'intervista all'agenzia francofona I.Media . Né di destra né di sinistra - Poi l'arcivescovo continua dicendo che la Chiesa «non è né di destra né di sinistra», e nel deplorare le espulsioni dei rom dalla Francia non intende «entrare nelle discussioni politiche ma solo proporre il suo punto di vista in tema di difesa dei diritti umani e della dignità delle persone. Quando si difendono i diritti umani, quando si parla di rispetto della dignità delle persone, in particolare di donne e bambini, non si fa della politica, ma della pastorale», osserva l'arcivescovo Marchetto dopo le polemiche sorte in Francia anche in seguito all'appello all'accoglienza delle legittime diversità umane lanciato domenica scorsa, in francese, da papa Benedetto XVI durante l'Angelus. «La Chiesa è la Chiesa - afferma - essa non è a destra e non è a sinistra, e non è neanche al centro. Essa presenta rispettosamente il suo punto di vista su tutto ciò che concerne la legge morale e la dottrina sociale della Chiesa». Non colpevolizzare un'intera popolazione - Nell'intervista a I.Media, agenzia francofona specializzata in temi vaticani, Marchetto rileva che «la morale non riguarda solo le questioni della sessualità, dell'aborto o del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la morale riguarda l'uomo nella sua completezza». E spiega: «noi non vogliamo entrare nelle discussioni politiche, ma siamo per la causa dell'uomo, e in particolare di coloro che, in un dato momento, soffrono di più e devono essere aiutati a superare le loro difficoltà». Di fronte alla decisione del governo francese di procedere allo smantellamento dei campi e al rimpatrio di intere comunità rom, il segretario del Pontificio Consiglio ripete che le espulsioni non possono essere "collettive": «Bisogna stare attenti alle differenti situazioni e non si può colpevolizzare un'intera popolazione per violazioni di legge commesse da alcuni».

Dai blog