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Lo Yen forte affossa le borse di tutto il mondo

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Tokyo giù del 3,55% e l'Europa apre in calo, con gli indici che perdono dall'1,59% di Milano all'1,29% di Parigi

Roberto Amaglio
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Rischia di trasformarsi in un'altra giornata di passione questo 31 agosto di per i mercati internazionali. Trascinate in basso dalla crollo delle esportazioni giapponesi (penalizzate da uno Yen troppo forte) e dai timori che le nuove misure annunciate dalle autorità (Fed, Banca del Giappone) per stimolare l'economia si rivelino inefficaci, gli indici delle borse mondiali sono pericolosamente in terreno negativo. Vento gelido dall'Est – Le brutte notizie arrivano dal Giappone, dove si è registrato un autentico tonfo per la borsa di Tokyo. L'indice Nikkei ha lasciato sul terreno il 3,55% a 8.824,06, chiudendo le contrattazioni sul livello più basso dell'ultimo anno e mezzo. Brutte notizie, quindi, anche in virtù del fatto che questo tracollo certifica come le misure della BoJ, finalizzate all'allentamento monetario contro il caro-yen, al momento non abbiano convinto gli operatori del mercato asiatico. Come un effetto domino, le preoccupazioni giapponesi sono arrivate dritti dritte anche sulle piazze del vecchio continente, dove tutti gli indici segnano aperture in rosso. Il FTSE 100 di Londra cede l'1,29%, il Cac40 francese l'1,49%. Perde anche il Dax30 tedesco (-1,3%), anche se per il momento la peggiore piazza Europea è proprio quella milanese, con l'indice FTSE Mib che segna un -1,59% a 19.387 punti (il FTSE IT All Share  cede l'1,49%). A tap proposito, tra i settori peggiori, sintetizzati dagli indici Eurostoxx 600, auto (-1,79%), banche (1,5%) e materie prime (-1,4%). In Italia, invece, pesanti ribassi di Buzzi Unicem (- 2,98%), Fiat (-2,57%), Unicredit (-2,27%), Pirelli & C (-2,37%), Stmicroelectronics (-2,16%).

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