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Fini: "La fiducia è inevitabile"

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I finiani approvano il discorso e avviano il comitato promotore per il nuovo partito. Napolitano: "Verificheremo la stabilità del governo". Bersani: "In che Italia vive Berlusconi?"

Eleonora Crisafulli
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Dopo il discorso alla Camera del presidente Silvio Berlusconi, incentrato sui cinque punti del programma di governo, si apre il dibattito dentro e fuori dall'aula tra i parlamentari degli opposti schieramenti. Il numero uno di Montecitorio e fondatore di Fli, Gianfranco Fini, assicura che darà il suo appoggio al governo: "La fiducia è inevitabile", dice laconico ai cronisti. Poi, entrando nella sede di Farefuturo dove è in corso la riunione dei futuristi, annuncia il progetto per un nuovo soggetto politico: "Martedì ho convocato i gruppi di Camera e Senato di Fli per un'ampia discussione sul nuovo progetto". Sul tema spinoso della giustizia non c'è nulla di nuovo, secondo Fini, "ma occorrerà verificare come concretamente verranno tradotte in iniziative legislative le parole di Berlusconi. Inutile tentare ora di immaginarlo". Positivo il giudizio del capogruppo Italo Bocchino sulle comunicazioni del premier: un "discorso di inizio legislatura, pieno di buone intenzioni, che però andranno verificate sul campo". Napolitano - Di fronte alla possibilità sempre più concreta che il governo ottenga la fiducia, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ribadisce ancora una volta: "Meglio così" perché occorre "garantire la stabilità delle istituzioni e la continuità della vita istituzionale". Ma la conferma deve arrivare "stasera anche nel voto e poi nel proseguio, nello sviluppo successivo dei rapporti politici e parlamentari". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo a Parigi a una domanda dei giornalisti sulla crisi della maggioranza. Pdl - Per il presidente del Pdl al Senato Maurizio Gasparri quello del Cavaliere è stato un "discorso mirabile. L'intervento di Berlusconi ha sintetizzato in maniera chiara, concreta e mirabile gli obiettivi strategici del centrodestra, il progetto su cui è fondato il Pdl e la coalizione che sostiene l'esecutivo". Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, giudica il discorso "di alto profilo": non lascia spazio a "polemiche pretestuose ed è stato fatto nell'interesse dell'Italia e degli italiani". Nell'intervento di Berlusconi non c'è nessun riconoscimento della corrente dei finiani: "È esattamente il contrario, esiste un solo gruppo parlamentare e non esistono terze gambe. Neanche in natura esistono persone o animali con tre gambe". Lega - "A lungo termine non regge niente. Non c'è niente di eterno", ha detto Umberto Bossi ai cronisti che gli chiedevano se il governo reggerà. Tuttavia, ha aggiunto, "nessuno ha intenzione di far cadere il governo, hanno paura del voto e lo sosterranno anche a sinistra. Sarà dura ma ce la faremo". L'opposizione - Di parere opposto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: "E' incommentabile, l'avete sentito anche voi. Non so in che Italia viva Berlusconi". Per Dario Franceschini "così si può ottenere la fiducia di un giorno , ma non si governa un Paese. La crisi resta aperta". "Gli appelli alla coesione nazionale - dichiara Massimo D'Alema - sono inviti che possono essere fatti solo da chi ha la credibilità per farli e non è il caso del presidente del Consiglio". Per Walter Veltroni "quello che ha descritto Berlusconi è un mondo immaginario, televisivo: il Paese reale è un altro, e ci sono imprenditori in difficoltà e lavoratori che perdono il posto". Critico anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "Un discorso da primo giorno di scuola, fatto solo di buoni sentimenti e di buone intenzioni, che avrebbe avuto un senso solo se l'avesse fatto nel 1994" visto che "la maggior parte delle cose che ha detto non sono state poi fatte". In aula il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi ha definito il discorso del premier "una barzelletta che non fa ridere nessuno". Berlusconi sarebbe "la Vanna Marchi della politica che ha promesso tutto e tutti. Le consiglio - continua Donadi - di annotarsi per la replica che entro tre anni troverà la cura per il cancro", come detto tempo fa. Anche "la riduzione delle tasse è una barzelletta che il presidente del Consiglio racconta dal '94". Oggi "si è aperta la campagna elettorale". Tra le file dell'Idv, rincara la dose Antonio Di Pietro, che riferendosi a Berlusconi parla di "serpente a sonagli", "venditore di tappeti", "uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista", "uno strupratore della democrazia, non uno dei tanti tentacoli della piovra ma la testa della piovra", retta da una "maggioranza farlocca, venduta, comprata o ricattata", fatta di gente che "vota la fiducia per mantenere la propria poltrona". La replica di Berlusconi è prevista per le 16.30. A seguire ci saranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia (sempre in diretta tv) e il voto finale. La prima chiama avrà inizio intorno alle 19. Il tutto dovrebbe terminare poco prima delle 21, quando si saprà l'esito dello scrutinio per appello nominale.

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