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Le pensioni infiammano la Francia

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Stazioni di servizio a secco, scontri con gli studenti e trasportatori sul piede di guerra contro la riforma Sarkozy

Roberto Amaglio
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Si apre una settimana turbolenta per la Francia e il governo di Sarkozy. Il week end non ha infatti smorzato la protesta generale di studenti e sindacati contro la riforma delle pensioni. A fare più danni è il reiterato blocco degli oleodotti, che ormai sta lasciando a secco migliaia di stazioni di servizio. A testimoniare la situazione è stata l'Ipu, l'Unione degli Importatori di Petrolio Indipendenti. "Si può ritenere che sulle 4500 stazioni di servizio vicine agli shopping center, che rappresentano il 15% delle vendite in Francia, circa 1500 siano a corto di prodotto o del tutto a secco", ha detto Alexandre de Benoist, delegato generale dell'Uip. "Tra il 20% e il 25% del nostra distribuzione potenziale è ferma o in difficoltà", ha aggiunto, sottolineando che "ci sono regioni in una posizione migliore di altre". Sono in una situazione particolarmente preoccupante la  Bretagna e la Francia occidentale. Scontri - Oltre ai disagi, questa mattina a Nanterre si sono anche registrati degli scontri tra le forze dell'ordine e un gruppo di giovani che avevano incendiato un'auto e lanciato pietre all'esterno di una scuola, in un quartiere periferico di Parigi. La Polizia, in assetto anti-sommmossa, è stata costretta a intervenire lanciando anche dei gas lacrimogeni. La violenza è scoppiata quando circa 300 studenti hanno cercato di bloccare il liceo Joliot-Curie, una delle 261 scuole in tutta Francia investita dall'ondata di proteste contro il governo Sarkozy. Iter della legge - Come detto, il tutto nasce dalla contestata riforma delle pensioni, che approderà al Senato mercoledì. Con l'avvicinarsi della discussione parlamentare, aumentano anche le mobilitazioni delle varie categorie. Le azioni più dure sono previste nel settore dei trasporti: già oggi si sono registrati dei blocchi stradali, con dei tir lumaca che impediscono o rallentano la circolazione sulle strade e le due autostrade che da Parigi vanno a nord e sud. Padroncini (trasporto su gomma) e ferrovieri, inoltre, hanno indetto proprio mercoledì una giornata di scioperi che verrà estesa anche al traffico aereo. Minacciato anche il taglio di carburante nelle pompe di benzina e l'inasprimento della lotta da parte degli autotrasportatori.

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