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Fable III, videogame anche per gay

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Nel nuovo episodio del gioco di ruolo gli uomini si possono sposare e adottare bambini. In Italia uscirà il 29 ottobre

carlotta mariani
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Mentre negli Stati Uniti continua il dibattito per l'ingresso degli omosessuali nell'esercito, i gay entrano a pieno titolo nel mondo dei videogames. È quello che succede in Fable III (in Italia dal 29 ottobre per Xbox 360), il gioco di ruolo creato da Lionhead Studios in cui i protagonisti comandano una rivoluzione nell'industralizzato regno di Albion. Novità del terzo episodio della saga è che il giocatore può scegliere il suo personaggio in tutto, anche nelle scelte sessuali e adottare bambini. “Puoi essere gay, bisessuale, puoi sposarti tutte le volte che vuoi - spiega Peter Molyneux , direttore creativo del Microsoft Game Studios Europe – chi gioca può essere chi vuole, non chi io voglio che sia”. Del resto Fable III è un gioco di ruolo e come tale si caratterizza proprio per l'individualizzazione dell'esperienza virtuale. Un altro avvicinamento del mondo dei videogames a quello dell'omosessualità è stato con The Sims nel 2000. Le varie opzioni di gioco prevedevano relazioni con persone dello stesso sesso ma il matrimonio è stato possibile solo con l'ultima versione del gioco nel 2009. Ancora prima era stato il momento di Fallout 2 in cui la realtà virtuale ha anticipato il mondo reale. Il videogioco della Black Isle Studios uscito nel 1998 permetteva le nozze tra gay e lesbiche, sei anni prima del Massachussetts, primo Stato statunitense a rendere legale l'unione omosessuale.

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