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Spot sull'eutanasia, la nuova battaglia dei Radicali / GUARDA IL VIDEO

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E' su internet un video, censurato in Australia e in Canada, che potrebbe andare in onda in Italia

domenico d'alessandro
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Basta uno spot di 34 secondi per riaccendere la polemica sull'eutanasia. Bastano poche immagini per riaprire un caso che, in Italia, ha sempre diviso le coscienze. E' uno spot prodotto in Australia che il governo locale ha censurato. Stessa decisione è stata presa dalle autorità canadesi. E' stato tradotto in italiano dall'associazione Luca Coscioni e dal Partito radicale, e potrebbe essere trasmesso su alcune reti tv locali (Telelombardia, Antenna3 e Milanow). La nuova battaglia dei Radicali è per una maggiore diffusione anche su altre emittenti. Il video è stato presentato martedì mattina a Milano da Marco Cappato, esponente del partito, da Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, e da Mina Welby, moglie di quel Piergiorgio la cui richiesta di ususfruire della "dolce morte" riaccese le luci su questa decennale polemica. Piergiorgio, malato di distrofia muscolare, nel 2006 morì "aiutato" da un medico che venne poi prosciolto dalle accuse. Nel video, che complessivamente dura 46 secondi, si vede un attore (la cui voce italiana è di Toni Garrani) seduto su un letto nei panni di un malato terminale. L'uomo dice: "La vita è una questione di scelte. Ho scelto di fare l'università, ho scelto di sposare Tina e di avere due figli splendidi. Ho scelto che macchine guidare, ho scelto questa maglietta, ho scelto questo taglio di capelli. Quello che non ho scelto è di diventare malato terminale. Non ho scelto di patire la fame perchè mangiare mi fa male come ingoiare lamette da barba. E certamente non ho scelto che la mia famiglia debba vivere questo inferno assieme a me. Ho fatto la mia scelta finale, ho solo bisogno che il Governo mi ascolti". Gli ultimi secondi, poi, sono una scritta nera su sfondo bianco. "Il 67% degli italiani è favorevole alla legalizzazione dell'eutanasia (Rapporto Eurispes 2010)". Prima della messa in onda, lo spot deve essere autorizzato dall'Authority per le telecomunicazioni, alla quale le emittenti hanno chiesto il nulla osta per la trasmissione. Su questa decisione, ed eventualmente sulla messa in onda, si prevedono enormi proteste. Ecco il video, caricato dal Partito Radicale su YouTube.

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