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Pensione, da gennaio servono 61 anni

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Dal 2011 partono le nuove regole previste dalla manovra su assegno di anzianità e finestre per l'uscita

Andrea Tempestini
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Per i lavoratori in attersa della pensione arriva il doppio scalino. Dal prossimo gennaio, infatti, per ottenere l'assegno di previdenza un requisito essenziale saranno i 61 anni di età. Dal 2011 entrano in vigore le nuove regole per l'accesso alla pensione di anzianità (l'età minima passa da 59 a 60 anni per i lavoratori dipendenti, a fronte di almeno 36 anni di contributi) e quelle sulle finestre per l'uscita, già previste dalla manovra di luglio. Ora si devono rispettare almeno 12 mesi dal raggiungimento dei requisiti, sia di anzianità sia di vecchiaia. In Italia il numero di pensioni di anzianità è aumentato del 54% in meno di un anno. Nei primi dieci mesi del 2010 le uscite anticipate rispetto all'età di vecchiaia sono state 155.440, a fronte delle 100.880 pensioni liquidate nel 2009. La maggior parte delle uscite per anzianità del 2010 riguardano lavoratori dipendenti (97.559 contro le 56.963 pensioni linquidate nel 2009, dato che si traduce in un incremento del 71%). Secondo il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, "il dato risente del forte calo per le pensioni di anzianità registrato l'anno scorso, ed è dovuto alla maturazione dei requisiti per l'uscita dal lavoro di una parte rilevante di persone bloccate dall'aumento dello scalino a luglio 2009".

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