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I democratici a Torino s'aggrappano a Piero Fassino: "Nel 2011 mi candido"

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L'ex segretario dei Ds accetta la richiesta di Bersani. Ma l'eredità di Chiamparino è pesante

Giulio Bucchi
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Sarà Piero Fassino il candidato del Pd alle elezioni comunali di Torino, nella primavera 2011. Lo ha annunciato lo stesso ex segretario dei Ds all'assemblea provinciale del Pd, raccogliendo l'applauso della platea. "In queste due settimane ho raccolto incoraggiamento e consenso direi unanime della società torinese. Non penso di essere il miglior nome del mondo, ma per dieci anni Torino ha avuto un sindaco di forte profilo e si vuole continuare con un sindaco che sappia assicurare alla città la stessa forza, visibilità e ruolo". Per Fassino, torinese doc, la sfida è dura: provare a rilevare il testimone da Sergio Chiamparino, uomo forte del "Pd del Nord" e primo cittadino sotto la Mole dal 2001. CONTENTI TUTTI - Sospiro di sollievo dai vertici del Partito democratico, che temevano il "no" alle avances avanzate con insistenza negli ultimi tempo. "La decisione di Piero Fassino di mettere a disposizione della sua città la sua straordinaria esperienza, è un gesto di generosità e di impegno che fa davvero onore a lui e a tutto il nostro partito", ha commentato il segretario Pier Luigi Bersani. "La candidatura di Fassino è importantissima per il Partito democratico e per tutto il sistema delle autonomie - lo saluta Dario Franceschini -, che mai come adesso ha bisogno di personalità in grado di dare forza agli enti locali nel loro rapporto con lo Stato e le regioni mentre si attua il federalismo".

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