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La video-replica di Feltri all'attacco del Giornale

Il direttore Maurizio Belpietro intervista il fondatore di Libero / IL VIDEO INTEGRALE DI CORTINA INCONTRA

Andrea Tempestini
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Secondo il Giornale diretto da Alessandro Sallusti "Napolitano (e Feltri) cambiano bandiera". Il motivo? Il primo riscopre il tricolore "in chiavi anti leghista" e dunque "mira a spaccare più che unire", mentre il direttore di Libero "rinnega il Berlusconismo". Questo il titolo di apertura e il succo del dell'editoriale scritto dal direttore. L'ATTACCO - Secondo il successore di Feltri alla guida del Giornale, il fondatore di Libero "fino a ieri tra i più autorevoli sostenitori del premier, in un incontro pubblico a Cortina, ha detto che Silvio Berlusconi non ha i numeri per candidarsi a Capo dello Stato, e che sarebbe addirittura meglio che non si ricandidasse neppure a premier. Fini, Bocchino e Di Pietro", si domanda Sallusti, "possono contare su un nuovo alleato?". Ecco la risposta del direttore editoriale di Libero, intervistato da Maurizio Belpietro.  LA REPLICA - La vera replica di Feltri alle parole di Sallusti giungerà domenica con un'intervista, realizzata da Maurizio Belpietro, che verrà pubblicata su Libero. Ma Feltri non ha resistito a una prima reazione: "Il direttore Sallusti scrive il falso. Forse è dovuto al fatto che Libero con me ha già guadagnato 10mila copie? Se le ho prese, significa che Il Giornale le ha perse e questo", sottolinea il direttore, "dà fastidio". Ma Feltri rincara la dose, bollando il comportamento di Sallusti come "non da gentiluomo" poiché sta sparando "su un uomo disarmato, visto che lo sono perché non posso scrivere" a causa del bavaglio imposto dall'Ordine dei Giornalisti. "NON CAPISCO IL SENSO" - Il direttore di Libero si mostra poi sorpreso per la retromarcia operata dal suo ex quotidiano. "Sono stupito, non capisco il senso. Fino a ieri sul Giornale per me si raccoglievano migliaia di firme di solidarietà, e ora viene tutto cancellato". Feltri entra poi nel merito delle accuse mosse dal direttore del Giornale. "Basta leggere l'intervista pubblicata oggi su Libero su quanto ho detto a Cortina", ovvero "esattamente il contrario di quanto Sallusti afferma: io voto ancora Berlusconi, non perché lo considero il migliore ma perché è il meno peggio. Ho detto e ribadisco", ha continuato Feltri, "che non lo vedo al Quirinale ma più come presidente del Consiglio". Il fatto è che "non lo si può ingabbiare" al Colle, "anche perché poi", prosegue il direttore con una battuta, "lì Silvio come fa con le escort?". Feltri conclude infine con un parallelismo da storia del giornalismo. "Ma sì, Sallusti tenta di ripetere quanto accaduto a suo tempo con Montanelli, quando lasciò Il Giornale e venne messo sotto protezione dalla sinistra. Pensano di ripetere questa operazione così i lettori rimangono. Ma Sallusti si sbaglia, perché io resto con Berlusconi". Pubblichiamo la versione integrale dell'evento Cortina Incontra, in cui Vittorio Feltri è stato intervistato da Marino Bartoletti. Da questo colloquio, il direttore del Gioranale, Sallusti, ha preso spunto per attaccare frontalmente il   fondatore di Libero. Parte 1   Parte 2

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