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Basta con i veli e le preghiere. Claudia Koll torna a fare l'infermiera sexy

Archiviati gli abiti castigati: l'attrice testimonial seducente nello spot sulla buona sanità / MENZANI

Andrea Tempestini
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Gli occhiali da vista con una montatura scura e sexy, il sorriso malizioso, il rossetto sulla bocca. Il camice bianco, aperto, la scollatura che lascia intravedere l'intimo di pizzo, sempre bianco, e le forme molto femminili. Lo stetoscopio in mano, le unghie laccate di rosso. Una sexy infermiera sì, ma non facciamo subito le battute sulle cene ad Arcore e sui travestimenti delle giovani ospiti di Berlusconi, piuttosto pensiamo ad un intramontabile classico dell'immaginario erotico, da Edwige Fenech a Gloria Guida fino a Belen Rodriguez al penultimo “Grande Fratello”. Lei è Claudia Koll ed è tornata ad essere una donna. L'intento è nobile,  uno spot sulla formazione della sanità e sulla cultura etica della salute, non è un film erotico o la pubblicità del telefonini, ma lei dopo anni di mortificazione seguiti alla sua conversione a Gesù aveva abbandonato le pose femminili e aveva messo i panni della santa. La sua voce era cambiata, lo sguardo era  contrito, gli occhi bassi, le camicette erano abbottonate fino al naso, il trucco era sparito, nemmeno un filo di rimmel, ce la metteva tutta per fare dimenticare che nel 1992 conobbe la popolarità grazie al ruolo della disinibita scultrice Diana nella pietra miliare di Tinto Brass “Così fan tutte”. In qualche modo bisognava pur farsi conoscere e Claudia Colacione, in arte Koll, cominciò dalla via della popolarità facile. E dentro di sé iniziava a sentire che qualcosa doveva farsi perdonare. Si è spogliata una sola volta, in realtà, poi ha preso parte a trasmissioni “normali” come le fiction “Amiche” e “Linda e il brigadiere”, ruoli seri, è stata scelta anche per Sanremo da Pippo Baudo, ma intanto dentro di lei qualcosa non andava più. Una fede crescente le imponeva un cambio di rotta. E ha iniziato a scegliere personaggi solo di stampo religioso: il film tv Maria Goretti, San Pietro, la fiction sul Cottolengo, “Io non lo so”, tv movie sull'Ordine delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, San Francesco. A teatro interpreta la santa Fiorentina Maria Maddalena de' Pazzi. Diventa missionaria, suora laica, fa pellegrinaggi, partecipa a incontri religiosi in cui racconta il suo percorso, va nelle carceri e negli ospedali, si trasforma, cambia look, voce, stile di vita. In modo forse un po'  costruito. La conversione vera inizia nel 2002. «Quando sono nata», ricorda, «mia mamma si è ammalata ed io sono stata affidata alla nonna, una donna molto devota. Ma l'instabilità affettiva mi ha portata a peccare. Sono cresciuta con la paura di non essere amata abbastanza. Non sapevo amare e quindi tradivo. Ma il Signore mi ha trasformata: non avrei mai potuto farcela da sola. Ho commesso tanti errori e per questo ho rischiato di morire, ma Gesù ha avuto compassione di me». «Ho cercato Dio in chiesa e l'eucaristia mi ha ridato le forze. Mi accorgevo che anche il mio cuore stava cambiando, così ho cominciato a mettere in ordine la mia vita: ho modificato i miei comportamenti e i miei modi di fare. Tutto questo mi ha portata verso le persone che soffrono, prima una casa-famiglia per malati di Aids, poi un ospedale per i bambini leucemici, infine l'Africa». È andata in Congo, in Burundi. I ruoli d'attrice si sono adattati alla nuova Claudia. E noi oramai ci eravamo rassegnati: quella bomba sexy non è più di questo mondo. Siamo davanti alla Madonna rinata duemila anni dopo. Poco tempo fa, un po' monotematica ormai, ha ribadito in un'intervista a  “Gioia” i motivi della sua conversione. «Era il primo ottobre di nove anni fa. La mia vita cambiò per sempre. Ho visto Giovanni Paolo II e il  suo sguardo mi ha trapassato. Sono caduta in ginocchio. Mi sono ritrovata ai suoi piedi. Prima di lui non avevo mai amato nessuno veramente». Forse questa nuova campagna in cui presta il volto e il corpo è una sorta di liberazione di ritorno. Alla fine probabilmente ha capito che si può evangelizzare il mondo senza per forza essere racchia, che si può essere una buona cristiana mantenendo i connotati della donna.  Anzi, forse si dà un messaggio più forti mantenendo i piedi saldi alla vita terrena. Se non si rischia di risultare distanti, bacchettoni. Claudia è tornata sexy, o più che altro umana, come mostrano le foto dello spot che circolano da ieri in internet sul convegno sulla sanità organizzato dall'Università di Salerno di cui lei è testimonial. A volte una foto dice più di mille racconti. Ha una luce diversa nello sguardo, anche se non è la prima cosa che balza all'occhio. Dopotutto la fede dovrebbe essere gioia, più che dolore. E ultimamente la vedevamo un po' sofferente. Magari, semplicemente, si è fidanzata ed è tornata a riassaporare i piaceri dell'amore.  Di certo appare più felice. di Alessandra Menzani

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