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La Minetti va dai giudici. Diritti tv, si inizia il 28 febbraio

Sexgate, la consigliera sarà interrogata l'1 febbraio. il processo Mediaset in aula tra un mese

Giulio Bucchi
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Nicole Minetti si farà interrogare dai magistrati titolari delle indagini sul 'caso Ruby', il 1 febbraio prossimo. A confermarlo è il suo difensore Daria Pesce. "La mia assistita - ha detto - si presenterà e spera di evitare l'assedio dei giornalisti". Sempre oggi si è appreso che il processo per i diritti tv di Mediaset inizierà tra un mese esatto, il 28 febbraio. I PM: RITO ABBREVIATO  - Botta e risposta. La Giunta per le autorizzazioni a procedere rinvia alla Procura milanese gli atti dell'inchiesta su Ruby e Ilda Boccassini & Co. recuperano subito terreno: i pm formuleranno a breve, già nei prossimi giorni, la richiesta di processo con rito immediato per Silvio Berlusconi. Nel Palazzo di Giustizia meneghino si lavora a tappe forzate per arrivare "presto" alla 'svolta'. Anche un eventuale conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, ricordano gli inquirenti, non sospenderebbe l'attività della magistratura. Intanto negli uffici del Tribunale di Milano di attende ancora di sapere se Nicole Minetti, la consigliera regionale lombarda del Pdl indagata per favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile, si presenterà martedì prossimo per rispondere alle domande degli investigatori. ATTACCO DIRETTO - E mentre la Cassazione, per bocca del procuratore generale Esposito, invita le toghe ad avere "maggiore riserbo" e a non cedere alla tentazione di processi mediatici, l'Anm effettua un attacco diretto alla politica e a "alcuni organi d'informazione": "Non c'è uno scontro istituzionale - spiega il segretario Giuseppe Cascini -, c'è un'aggressione alla magistratura da parte di chi rifiuta il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge". "Noi non siamo in guerra con nessuno - continua Cascini - ma applichiamo la legge e chi non vuole che questo principio valga per tutti ci aggredisce. E' una barbarie inaccettabile, che respingiamo con forze con fermezza".

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