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Cav: "L'Italia è commissariata dalle procure"

Berlusconi : "Possiamo lavorare bene per le riforme, supereremo quota 320. Ruby? Mai avuto colloqui con lei"

Giulio Bucchi
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"Abbiamo la maggioranza per poter lavorare", nonostante l'Italia sia "una Repubblica commissariata dalle procure". Silvio Berlusconi, a Bruxelles per il vertice Ue, si divide tra politica e inchieste giudiziarie senza perdere l'ottimismo. Il premier ha commentato rapidamente l'approvazione del decreto sul Federalismo fiscale da parte del Consiglio dei ministri, definendo l'opposizione "contraria agli interessi del Paese", mentre riguardo ad una eventuale mancata firma del decreto da parte del Quirinale ha risposto laconicamente: "Speriamo di no". L'attacco alla magistratura è diretto:  "Ci sono volute 2.568 udienze per ottenere 10 assoluzioni e 14 archiviazioni - ha ricordato -. Storicamente in nessun Paese mai un leader è stato attaccato dai magistrati  quanto me. Questa volta c'è un attacco che riguarda il mio privato, ma i cittadini continuano a sostenermi e ad assistere a questa vergogna nazionale. Siamo in una situazione kafkiana". CASO RUBY - In ogni caso, il voto sul caso Ruby che ha rispedito le carte alla Procura ha confermato una maggioranza più solida di quella uscita dalla fiducia del 14 dicembre. Allora il premier contava sul sostegno di 314 deputati, ieri 315. E domani? "Si è superata la situazione di prima quando An stoppava le nostre leggi soprattutto sulla giustizia - spiega Berlusconi -, adesso è molto più facile per noi lavorare, abbiamo una maggioranza coesa, d'accordo su molti temi e potremo mandare avanti in Parlamento anche riforme molto importanti per il nostro paese". Un margine di operatività destinato ad aumentare: "Ieri eravamo già a 316 (contando il voto del presidente del consiglio, ndr), ma arriveremo oltre i 320 voti". Un'opinione condivisa anche dal coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini. Maggioranza coesa e in espansione, ma Pdl in subbuglio. Ieri sera, dopo una cena con il gruppo dei responsabili a Palazzo Grazioli, il Cavaliere si sarebbe lasciato andare ad una confidenza: "Il nuovo partito si chiamerà Forza Italia, devo solo cercare di convincere gli ex An". Una decisione assolutamente non confermata oggi, così come quella che vorrebbe il Pdl in "rottura totale, anche sul territorio" con l'Udc di Casini. Sempre ieri sera, Berlusconi ha poi chiarito con i suoi ospiti  di non aver mai avuto colloqui diretti con Ruby. "E' solo una ragazza che mi è stata segnalata, nulla di più". E sui presunti regali, il premier avrebbe scherzato: "Quando mi raccontano storie tristi e commoventi io cerco sempre di aiutare il prossimo. Il fatto è che sono uno generoso, se qualcuno mi dice che non può comprare una macchina io la regalo. Di solito regalo mini Cooper...".

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