Mondiali Garmish, Innerhofer d'oro nel SuperGigante
In Germania sorpresa azzurra: l'altoatesino (solo una vittoria in carriera) precede Reichelt e Kostelic: "Sono stato perfetto"
Perfetto, come mai era stato. L'azzurro Christof Innerhofer compie il miracolo ai Mondiali di sci di Garmish, in Germania si aggiudica l'oro in Supergigante. Una vittoria arrivata con il tempo di 1'38"31, più veloce dei favoriti, l'austriaco Hannes Reichelt secondo a 60 centesimi, e il croato Ivica Kostelic, dominatore della stagione in Coppa del Mondo e ora bronzo iridato a 72 centesimi. GIOIA ED EMOZIONE - "Sono più emozionato adesso di quando ero in partenza, è bellissimo. Oggi sono riuscito a far vedere quello che valgo e che posso andare veloce": le prime parole di 26enne finanziere di Brunico sono un misto di orgoglio ed emozione. "Sono partito bene e mi sono detto devi mollare a tutta, se va va altrimenti pazienza, questa è una gara che arriva ogni due anni". Il risultato, prima e insperata medaglia italiana nella rassegna di Garmish, è una sorpresa assoluta anche considerando che Innerhofer, dal 2006 ad oggi, in Coppa aveva centrato soltanto una vittoria (nella libera di Bormio del 28 dicembre 2008) e tre terzi posti. "Ho provato a spingere subito su ogni curva - spiega ancora l'altoatesino - e ho fatto una manche perfetta, a metà pista hanno sbagliato in tanti, ho deciso di prendere una linea molto alta, era tutto perfetto, dovevo solo attaccare e l'ho fatto. Sono contentissimo e non ci posso ancora credere". LA DELUSIONE DI DUE ANNI FA - Il successo di Christof Innerhofer è il trionfo di un'intera squadra. La Nazionale italiana, dopo anni di grandissimi successi con i suoi ormai "storici" campioni, era alla ricerca di nuovi idoli da venerare. La Squadra azzurra ha lavorato molto bene: non ha trovato un solo idolo, ma un gruppo, pieno di talento e grinta, pieno di possibili vincitori, pieno di atleti potenzialmente capaci di far sognare un intero Paese. Innerhofer è uno di questi. Grande, grandissimo talento, ci aveva fatto gioire ai Mondiali di Val d'Isere di due anni fa portando a casa un ottimo quarto posto: ma quanto bruciavano quei cinque centesimi di secondo che gli tolsero la soddisfazione di portare a casa una medaglia. Ha dovuto aspettare due anni, per la gara perfetta: ha disegnato la traiettoria migliore, ha pennellato perfettamente il percorso ideale. La rabbia e l'enorme gioia sono esplose quando, sul traguardo, il suo nome era il primo. Nessuno meglio di lui. Ma non è ancora il momento di tirare le somme del suo Mondiale: può ancora farsi vedere sia in supercombinata sia, soprattutto, nella discesa. Aspettiamo, certo, ma godiamoci questa vittoria. Splendida, come il talento di Innerhofer.