Domiciliari allo stupratore
Silvio: "30 mila soldati in città"
Sulla sicurezza non si scherza. Parola di Silvio Berlusconi che, intervenendo dopo gli stupri di Roma e Guidonia, annuncia "più soldati in città". Ne servono almeno 30mila, ha detto il premier, il quale ha poi sottolineato che "c'è una proposta del ministro Maroni condivisa dal ministro La Russa per aumentare di 10 volte il numero dei militari che, invece di essere un esercito che fa la guardia nei confronti del deserto dei Tartari, sarà utilizzato per combattere l'esercito del male cioè la criminalità diffusa. Commentandogli ultimi fatti di violenza sessuale accaduti nella capitale, il Cavaliere spiega che non possono essere imputati alla sicurezza: "Io so che sono invece calati tutti i reati più importanti, i reati di strada. So che i cittadini hanno molto apprezzato l'utilizzo di 3 mila militari in aiuto alle forze dell'ordine". Da qui l'idea maturata dallo stesso premier e condivisa dal ministro dell'Interno Roberto Maroni e da quello della Difesa Ignazio La Russa di aumentare i soldati in città. E proprio a proposito dello stupro di Capodanno a Roma, è stato posto agli arresti domiciliari il 22enne che ha stuprato unacoetanea durante la festa organizzata alla Fieradi Roma e che venerdì ha confessato di essere il responsabile dellaviolenza sessuale. Alla base delladecisione di scarcerare il giovane ci sarebbero la sua buona condottagiudiziaria e il contributo dato agli inquirenti dopo il suo fermo.Durante l'interrogatorio di sabato a Regina Coeli, D.F. , accusato diviolenza sessuale aggravata, ha ribadito di avere agito sotto l'effettodi alcol e droga. Dopo aver chiesto perdono, ha sottolineato di nuovo di nonsapersi spiegare come possa aver avuto un comportamento così violento.