Cerca
Logo
Cerca
+

Gasparri: "Ingroia sfila in piazza? Imbarazzante"

Belpietro intervista il presidente dei Senatori Pdl: "Sinistra ipocrita se chiude a dialogo su giustizia: ricordate la Bicamerale?"

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

E' iniziato l'iter della riforma della giustizia. Ora si discute di possibili intese con le opposizioni. Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ne discute con il presidente dei Senatori del Pdl, Maurizio Gasparri a La Telefonata di Mattino 5. Dal suo punto di vista c'è la possibilità di convincere qualcuno dell'opposizione a votare per questa riforma e di trovare delle intese? Ci sono alcuni esponenti che non possono negare che la riforma presentata dal governo Berlusconi riprenda alcuni principi proposti negli anni '90 dalla Commissione parlamentare presieduta da D'Alema. La sinistra disse cose simili a quelle che oggi stiamo dicendo noi. Se prevarrà l'onestà intellettuale e la coerenza, lo spazio per un confronto positivo ci sarà. E noi lo auspichiamo. Se ci sarà il riflesso condizionato: 'lo propone Berlusconi, va tutto male', allora diranno no. Con le manifestazioni di sabato hanno detto: la Costituzione non si tocca. Ma negli anni passati la sinistra ha cambiato la Costituzione in punti importanti con tre voti di scarto. Loro possono e noi no. C'è tanta ipocrisia. Il pm di Palermo Antonio Ingroia ha partecipato alla manifestazaione sulla Costituzione. Secondo lei è normale che un pm partecipi a una manifestazione con qualche ricaduta politica? Non è assolutamente normale. A differenza di chi ipotizza che il Csm possa intervenire, credo sia inutile confidare in interventi di tale natura. Faccio una bella proposta: visto che Ingroia partecipa tanto, perché non viene con me a fare un bel comizio contro chi nel '93-'94 non applicava il carcere duro a tanti mafiosi? Non ho mai visto un comizio di Ingroia su questo tema, eppure è molto grave che governi di centrosinistra, ai tempi di Scalfaro, Mancino, Conso, Amato e Ciampi, cancellarono il carcere duro per centinaia di mafiosi. Su questo non ho visto l'indignazione di Ingroia. Lei è critico con la magistratura, ma le è costato anche un rinvio a giudizio. Anzi, sarà processato, le hanno tolto anche le prerogative da parlamentare per un attacco a un magistrato. Sarò processato per diffamazione a mezzo stampa, non per reati inquietanti. Ci fu un giudice che se la prese con me. Dopo alcuni mesi le sue accuse furono archiviate, io ebbi qualche moto di critica, mi pare più che giustificato, dissi che erano opinioni espresse e per questo ritenevo che valesse la prerogativa della mia condizione da parlamentare ma la Corte Costituzionale ha detto che non conta. Quindi uno può essere accusato e prosciolto, ma se poi ha un moto di stizza deve stare pure zitto sennò paga i danni. Questo dimostra che c'è un po' di squilibrio tra le parti che oggi sono in campo. Ma se ci fosse la responsabilità civile dei magistrati, questo processo si farebbe o ne farebbe uno lei nei confronti del magistrato che la aveva indagata? Certamente mi sarei potuto avvalere di questa facoltà, perché accuse infondate creano un danno alla reputazione. Noi vorremmo un sistema in cui senza bloccare l'iniziativa del magistrato, gli errori palesi possano essere sanzionati. La magistratura dovrebbe comprendere che noi ne rispettiamo il lavoro ma vogliamo evitare squilibri che oggi consentono qualsiasi incursione ed errore. Cambiamo argomento. Che succede nel Pdl? Scajola, che non è stato indagato per le vicende famose della casa, richiama spazio. Glielo darete? Visto quello che succede negli altri partiti, credo che il tasso di discussione nel Pdl sia assolutamente normale. Scajola, come altri, è un esponente qualificato del partito. Tutte le risorse vanno coinvolte: io sono contro la frammentazione. Il Pdl, come i gollisti francesi e i repubblicani americani, è un progetto politico che deve durare a lungo. Ma Scajola farà un gruppo autonomo? Farlo è esattamente il contrario di quanto io auspico. Non credo che avverrà: sarà il modo migliore per fare dei regali alla sinistra. Già Fini con i suoi errori ha dato delle speranze alla sinistra, che però la sinistra non è mai riuscita a raccogliere: abbiamo respinto tutti i voti di sfiducia.

Dai blog