Cerca
Cerca
+

Bonelli: "L'atomo? Una scelta da irresponsabili"

Belpietro intervista il presidente dei Verdi: "Fonti rinnovabili costerebbero solo 1,7 euro in bolletta"

Privitera Andrea
  • a
  • a
  • a

"La Prestigiacomo? Sembra una portavoce delle associazioni nucleari". Dopo l'intervista di ieri al ministro dell'Ambiente, il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ha avuto a colloquio ne La telefonata di Mattino 5 con Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. Il leader ambientalista ha difeso gli investimenti sulle fonti rinnovabili ("Costeranno solo 1,7 euro in bolletta") e la scelta delle nazioni europee di chiudere le centrali nucleari: "Sono un rischio per il nostro futuro", ha tuonato. Bonelli, lei è da sempre contrario a riapire i programmi sul nucleare in Italia, e ha anche chiesto le dimissioni della Prestigiacomo. Perché? "Il messaggio che viene dal Giappone - paese tecnologicamente avanzato - è che non esiste alcuna tecnologia perfetta che possa garantirci da un incidente nucleare. E quando c'è un incidente nucleare si compromette la vita per sempre. Quindi Tutti i paesi d'Europa, compresa la Germania e la Svizzera, hanno deciso di anticipare la chiusura delle centrali nucleari. L'Austria ha chiesto anche spiegazioni all'Italia. Ma il ministro non ha nemmeno un dubbio: mi pare che parli più da portavoce delle associazioni nuclari che da ministro dell'Ambiente". E' pur vero che la Germania, l'Austria e la Svizzera hanno preso tempo per capire che cosa sta succedendo. Non è una vera inversione di tendenza, anche perché ci sono alcuni paesi europei che hanno moltissime centrali nucleari. "Mi permetto di correggerla: la Germania ha invece proprio deciso di chiudere il programma nucleare, e quindi di chiudere tutte le centrali nucleari nel 2021. Ieri Angela Merkel ha scleto di chiudere sette centrali su 17. La Svizzera ha sospeso il programma. In Austria non ci sono centrali. In Francia, che ha gli stessi reattori che si vorrebbero portare in Italia un anno fa ci sono stati 18 incidenti nucleari che hanno costretto la Francia a importare energia. Il nucleare tra l'altro non dà un contributo essenziale di energia: tutte le centrali nucleari del mondo coprono il 2% degli usi finali. Il gioco non vale assolutamente la candela: si rischia di compromettere veramente il futuro delle generazioni che verranno. Dobbiamo avere una tensione morale, non possiamo consegnare ai giovani che verranno un paese pieno di scorie radioattive". Ma non sarebbe meglio invece rallentare un po' e cercare di capire cosa sta succedendo? Magari prendere delle decisioni dopo che si sarà fatta chiarezza su quello che sta succedendo a Fukushima? "Questo bisognerebbe innanzitutto dirlo al ministro Prestigiacomo, ma non mi pare che lei voglia rallentare. Anzi, va avanti piena di certezze. Devo dire che questo è un atteggiamento - e misuro molto le parole - irresponsabile. Questo accade dopo che il Governo ha deciso di affossare le energie rinnovabili in Italia: in settore dove arrivano 120 mila persone occupate, a fronte della Germania che ha 600 mila occupati nello stesso ambito. Poi, vorrei dire con grande franchezza: dietro il nucleare - e non solo in Italia, ci sono grandi interessi economici. Il progamma nucleare in Italia costerà 30 miliardi di euro che verranno pagati dai cittadini. Non esiste nessun programma nucleare al mondo che non sia finanziato dallo stato". Però anche le energie alternative sono finanziate dallo stato, tant'è vero che c'è una polemica perché dopo anni di finanziamento il Governo voleva chiudere i rubinetti. "Sì, ma la fonte energetica del sole è gratuita. Tutti i cittadini la possono utilizzare senza andarla a comprare". Ma chi fa gli impianti riceve dei finanziamenti, si o no? "Ma questo avviene in tutti i paesi d'Europa..." Quindi tutti gli investimenti richiedono dei soldi da parte dello Stato. "Ma lo sa quanto costa il solare in bolletta agli italiani? Se dico una sciocchezza lei mi potrà rendere conto pubblicamente: 1,7 euro a bolletta. Non è nulla di fronte all'importanza di un futuro sereno e senza inquinamento. Se fossi il ministro dell'Ambiente non mi prenderei la responsabilità di consegnare un futuro in cui, da un momento all'altro, un'incidente nucleare possa compromettere un paese o l'intero pianeta". Lei si allarma, però in fondo oggi il nucelare in Italia non c'è. Non c'è neppure la sede dell'agenzia che si dovrebbe occupare del nucleare. Perché quindi le parole della Prestigiacomo la preoccupano? Non c'è nessuna decisione concreta. "La decisione concreta c'è eccome. C'è un decreto per riportare il nucleare in Italia, in barba al referendum del 1987. In questi anni il governo non ha avuto nemmeno il coraggio di dire agli italiani dove si realizzeranno le centrali nucleari. Io mi allarmo perchè bisogna battersi adesso per evitare che le centrali nucleari vengano costruite nel nostro paese."

Dai blog