Fini, altro che super partes. Milano-Napoli in campagna elettorale
Gianfranco da nord a sud per presentare i suoi uomini. Peccato che un anno fa avesse lasciata sola la Polverini...
Ormai è evidente, Gianfranco Fini sfrutta ogni possibile occasione per attaccare il governo. Presidente della Camera sì, ma mai super partes. La conferma? La sua presenza a Napoli per la presentazione della campagna elettorale di Raimondo Pasquino, candidato a sindaco di Napoli per il Terzo Polo. Il Presidente della Camera non pensa minimamente alle dimissioni, però continua incessantemente a fare politica. Che differenza rispetto a un anno fa, quando di questi tempi si teneva lontano dalla bagarre e non partecipava alla campagna di sostegno alla candidata Pdl Renata Polverini per la poltrona di presidente della Regione Lazio. "Non posso partecipare, la mia carica di presidente della Camera me lo impedisce", si scherniva il leader Fli. Tanto che a fine corsa, dopo l'elezione in Campidoglio, la stessa Polverini (ex sindacalista Ugl, area An) lamentava di essere stata "mollata" da Fini... SABATO NAPOLETANO - Tant'è. I tempi sono cambiati ed evidentemente ora si può scendere in lizza per difendere i propri colori, quelli del Fli e del Terzo polo. "La città non ha bisogno di chissà quale rinascimento - pontifica Fini in conferenza stampa - ma di politiche normali che la mettano in condizione di decollare. Al di là di chi governa la città non si facciano venir meno gli investimenti per scienza, ricerca e innovazione tecnologica". Poi si sofferma sul problema lavoro: "Siamo all'allarme rosso, perchè sta subentrando la rassegnazione, che è un formidabile incentivo per la camorra". SIMPATIA - Poi Granfranco si riscopre umorista: "Se la politica fosse un casting, Pasquino non sarebbe stato scelto - dice - In questi anni si è cercato di entusiasmare la città con mirabolanti promesse e invettive roboanti per creare consenso in ragione di annunci e attribuendo ad altri le colpe. Pasquino è abituato a far parlare i fatti, non ad incantare serpenti. Tiene volutamente un tono basso ma denso di contenuti - conclude - Questa è la cifra che fa la differenza". LA 'CHICCA' FINALE - Ma il meglio, Gianfranco, lo riserva per il tardo pomeriggio. Spostatosi a Milano - dove ha continuato a fare campagna elettorale, questa volta per il candidato della metropoli lombarda Manfredi Palmeri - Fini ha detto: "Non sono un appassionato lettore di sondaggi, ma c'è uno sterminato serbatoio di consenso potenziale nei tantissimi milanesi e napoletani che dicono di non credere più alla politica fatta solo di promesse e invettive, nella quale la colpa è sempre degli altri, ed è concentrata solo sul presente. C'è una sterminata potenzialità di consenso che ha nei giovani la punta di diamante". 'La forza di un sogno', come dice Berlusconi.