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Paura Fukushima: 'Fusa una parte nocciolo reattore'

Giappone, nuova scossa 6,5° ma no tsunami. Scivolone della Tepco: "Radioattività di 10 milioni superiore alla norma. Anzi no, 100.000..."

Giulio Bucchi
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A Fukushima cresce l'allarme: la radioattività all'esterno del reattore 2 ha registrato un nuovo balzo, assestandosi oltre quota 1.000 millisievert l'ora. Inoltre acqua altamente radioattiva è stata trovata per la prima volta all'esterno di uno degli edifici che ospitano i reattori e adesso il timore è che contamini l'ambiente circostante, mare compreso. All'emergenza nucleare, in Giappone si aggiunge una nuova scossa di magnitudo 6,4 della scala Richter di magnitudo 6,5 della scala Richter avvertita alle 7.23 locali (le 00.23 italiane) al largo dell'isola di Honshu, Nord Est del Paese. Paura, ma poche conseguenze. Immediato è scattato l'allarme tsunami, ma l'Agenzia meteorologica nipponica ha successivamente ridimensionato il pericolo: l'altezza delle onde anomale dovrebbe raggiungere al massimo il mezzo metro d'altezza. ALLARME E GAFFE - L'allarme alla centrale nucleare di Fukushima, invece, rimane elevatissima. Il governo giapponese ritiene che l'acqua altamente contaminata attorno al reattore numero 2 sia dovuta "alla parziale fusione delle barre di combustibile" che il capo di gabinetto, Yukio Edano, definisce come fenomeno "temporaneo". L'acqua, scoperta in un tunnel sotterraneo per la manutenzione del reattore, come detto ha un livello di radiazione di oltre 1.000 millisievert all'ora: livelli simili di concentrazione erano stati rilevati in una pozza d'acqua nel seminterrato dello stesso edificio. La società che gestisce l'impianto, la Tepco (Tokyo Electric Power) non è certa se quest'acqua possa arrivare direttamente in mare. Uno dei tunnel sotterranei termina ad appena 55 metri dalla costa e l'alta radioattività rilevata nei campioni di acqua prelevati al largo delle coste limitrofe fa pensare che ci sia stata una contaminazione diretta. ERRORE DELLA 'TEPCO' - Domenica la Tepco ha commesso un altro errore definito dal capo di gabinetto Yukio Edano "inaccettabile". L'azienda ha annunciato radioattività al reattore numero 2 maggiore di 10 milioni di volte superiore alla norma, per poi correggere il tiro e parlare 'solo' di 100.000 volte. "Anche se l'enorme lavoro di chi lavora sul sito può aiutare a spiegare l'errore, c'è da considerare che la verifica delle radiazioni è una condizione importante per la sicurezza: questo tipo di errore è assolutamente inaccettabile", ha spiegato Edano. "SFIDA SENZA PRECEDENTI" - Quella del Giappone è "una sfida senza precedenti" e gli Usa continueranno a stare al fianco delle autorità di Tokyo per cercare di risolvere la situazione, ha affermato Gregory Jaczo, responsabile della Commissione Usa per il nucleare, che luendì ha incontrato funzionari delle istituzioni giapponesi nella capitale. "I nostri esperti - ha detto - lavorano a stretto contatto con le controparti nipponiche. Continuiamo a scambiarci analisi e ad affrontare la crisi". Jaczko terrà in settimana due audizioni, alla Camera mercoledì e al Senato giovedì, del Congresso Usa. CINA E STATI UNITI - Negli Stati Uniti continuano ad essere rilevate tracce di iodio radioattivo, la cui presenza è legata all'incidente nuclare in Giappone. Nel corso del weekende le rilevazioni hanno dato risultati positivi nello stato del Massachussets. Quantità paragonabili sono state rinvenute in California e nello Stato di Washington, ma non sarebbero poste a rischio le forniture idriche. Anche in Cina sono state trovate tracce di radioattività nell'aria nella provincia nordorientale cinese dell'Hailongjiang però, stando a quanto riferisce l'agenzia Nuova Cina, i livelli di concentrazione non sono preoccupanti per la salute delle persone. BILANCIO DELLO TSUNAMI - Ora dopo ora, le fonti ufficiali del governo e della Sanità giapponese aggiornano il bilancio del terremoto e del successivo tsunami dello scorso 11 marzo. Il conteggio è salito a 11.004 morti e 17.339 dispersi, toccando quindi la quota complessiva di 28.343 persone rimaste coinvolte nella catastrofe.

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