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Lampedusa, barca affondata: si cercano dispersi

Riprese le operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia dopo il naufragio di martedì: poche speranze per i 149 in mare, 51 i superstiti

Giulio Bucchi
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Sono state riprese all'alba di giovedì le ricerche nel Canale di Sicilia dei dispersi del naufragio di martedì notte a 39 miglia da Lampedusa, quando un barcone con a bordo circa 200 immigrati si è rovesciato in mare. Sono solo 51, per ora, i superstiti. In azione una motovedetta della Guardia costiera e un pattugliatore navale maltese, mentre in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. A metà mattinata interverranno anche un elicottero e un aereo della Guardia di finanza. Intanto, è rientrata a Lampedusa la nave Flaminia, che mercoledì aveva raggiunto l'area in cui si è consumata la tragedia per contribuire alle ricerche degli eventuali superstiti. Le speranze di ritrovare qualcuno ancora vivo sono pochissime: "Non bisogna comunque lasciare nulla di intentato - dice il comandante della Guardia costiera Pietro Carosia - la nostra speranza è sempre quella di trovare un naufrago, magari aggrappato ad un pezzo del relitto". Non è cominciato per ora invece il recupero dei cadaveri.

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