G20, Usa: "Patto globale"
Francia: no a falsi accordi
A Londra è tutto pronto per il G20, il vertice 'anticrisi' in programma per giovedì 2 aprile. È arrivato anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Ma già alla vigilia le prime tensioni si fanno sentire: Gli Stati Uniti si aspettano che il G20 si concluda con un «ampioaccordo» sulle misure che devono essere prese per combattere la crisifinanziaria, ma il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha dichiaratoalla radio Europe 1 che le attuali proposte non soddisfano Francia e Germania. Parigi ha chiesto regole più severe per la regolamentazione dellafinanza globale e, in particolare, contro i paradisi fiscali. «Non daròil mio assenso a un meeting falso», ha detto il presidente francese,«che porti a decisioni inutili e che non affronti veramente i problemiche abbiamo». Asse Obama-Brown - Agire subito contro la crisi che non ha precedenti, serve unasoluzione globale. Sono queste le linee guida che Stati Uniti e Gran Bretagna. Brown, durante unaconferenza stampa congiunta con Obama dopo il loro incontro a DowningStreet, assicura che «il G20 deve dare risposte globali a problemiglobali. Non possiamo accettare una soluzione sul minimo comunedenominatore. Non sarà facile, ma il mondo chiede risposte. Usa e GranBretagna hanno da sempre un rapporto speciale e questo rapporto ha oranuovi obiettivi, quelli di trovare soluzioni concrete alla crisi inatto». Brown ha assicurato che al vertice spingerà per il varo diregolamenti molto stretti di regolamentazione finanziaria, estesa ancheagli hedge fund finora liberi di muoversi senza troppe regole. Ilpremier britannico ha inoltre auspicato una serie di nuove misure distimolo, fra cui almeno 100 milioni di dollari di finanziamento agliinterscambi commerciali. Brown ha inoltre detto non si uscirà dallacrisi se non verranno «ripulite» le banche. «È uno dei test permisurare il successo di questo vertice - ha spiegato - gli altri sonoil no al protezionismo, la creazione delle basi per un'economia a basseemissioni, il sostegno ai più bisognosi».