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Contratti, apprendistato: tutte le novità in entrata

Riforma del Lavoro: "Elementi di premialità per l'instaurazione di rapporti di lavoro più stabili"

Andrea Tempestini
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Nella nota diffusa da Palazzo Chigi  al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato la riforma del lavoro, il governo spiega che il testo introduce "elementi di premialità per l'instaurazione di rapporti di lavoro più stabili" e "favorirà il contrasto più incisivo agli usi elusivi degli obblighi contributivi e fiscali degli istituti contrattuali". L'obiettivo dell'esecutivo, più volte ripetuto dal ministro Elsa Fornero, è quello di favorire il lavoro a tempo indeterminato pur valorizzando le migliori forme di flessibilità, e cercando di ridurre la portata della flessibilità negativa: il precariato cronico. Una delle principali novità per quel che concere l'ingresso nel mondo del lavoro è il contratto di apprendistato Tipologie contrattuali - Per quel che riguarda i contratti, "la riforma insiste fortemente sul valore formativo dell'apprendistato. Si introduce a tal fine - comunica palazzo Chigi - un meccanismo che collega l'assunzione di nuovi apprendisti al fatto di averne stabilizzati una certa percentuale nell'ultimo triennio (50%); si prevede la durata minima di sei mesi del periodo di apprendistato (ferma restando la possibilità di durate inferiori per attività stagionali); infine, si innalza il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati dall'attuale 1/1 a 3/2". Giovedì, al termine dell'incontro con le parti sociali, il ministro Elsa Fornero aveva spiegato che "avremmo potuto intervenire con l'accetta, buttando via tipologie contrattuali, ma abbiamo preferito agire in maniera più mirata sulla flessibilità. L'obiettivo è di valorizzare la flessibilità buona e contrastare quella cattiva, contrastare la precarietà. Abbiamo lavorato affinchè il lavoro a chiamata non diventi un surrogato del contratto a tempo indeterminato".

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