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Vaprio D'Adda, il ladro ucciso dal pensionato era un immigrato espulso e rientrato irregolarmente in Italia

Giorgio Pinotti
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"Non volevo ucciderlo, ho sparato per difendere i miei nipotini". Così si difende Ignazio Sicignano, il 64enne che ha sparato a un ladro (immigrato espulso e rientrato illegalmente nel Paese) uccidendolo durante un furto in casa."Ho sparato quando me lo sono trovato di fronte all'improvviso - racconta il pensionato  di Vaprio d'Adda - Ho avuto paura. Ho pensato che dovevo difendere la mia famiglia, mia moglie, i miei figli, con i bambini piccoli che abitano al piano di sotto. Ma non volevo che morisse, non volevo...". L'accusa - Sicignano è accusato di omicidio volontario e non di eccesso di legittima difesa. Anche se, secondo fonti della procura, "l'accusa di omicidio volontario per il momento ha soprattutto una funzione tecnica: ci consente di fare accertamenti, che altrimenti non potremmo fare".  Dubbi sulla ricostruzione - Gli inquirenti stanno indagando sulla dinamica del fatto: in particolare sul luogo dove sarebbe avvenuta la sparatoria. In casa, secondo il pensionato, che ha spiegato di avere sparato d'istinto, preso dal panico. Ma per gli inquirenti il colpo potrebbe essere stato esploso all'esterno dell'abitazione, visto che il corpo dell'uomo è stato trovato fuori dall'appartamento. All'interno della casa non sono state trovate tracce di sangue, presenti invece lungo le rampe della scala esterna. Il ladro -  "Quell'uomo aveva in mano qualcosa, ho pensato di difendermi", ha dichiarato il pensionato. Ma il ladro era disarmato, probabilmente si trattava di una torcia. Il giovane rimasto ucciso, un albanese di 22 anni, era arrivato in Italia nel 2012, aveva numerosi precedenti penali ed era stato espulso nel 2013. Poi è rientrato nel paese illegalmente.

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