Ci risiamo. Altro che integrazione! Ancora un pestaggio perché la malcapitata non indossava il velo. Voleva vivere all’occidentale. Una 44enne marocchina residente a Milano è stata aggredita a Sesto San Giovanni nel sottopassaggio ferroviario della metropolitana della fermata Sesto Rondò. La donna era con la sua bambina. Due persone, conoscenti della signora, le si sono scagliate addosso. La poveretta, in stato di choc, è stata portata dall’ambulanza al pronto soccorso, dove le sono state medicate le ferite. Poi ha sporto denuncia contro gli aggressori.
Sulla vicenda è intervenuto duramente il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano: «Siamo di fronte a un episodio di una gravità inaudita. Picchiare una donna perché non indossa il velo è un atto vile e inaccettabile, contrario ai valori su cui si fonda la nostra comunità. A Sesto San Giovanni non ci sarà mai spazio per chi pensa di imporre con la violenza regole che calpestano la dignità delle donne e la libertà personale».
Deciso anche l’intervento dell’europarlamentare leghista Silvia Sardone e della segretaria cittadina del partito, Nicoletta Pini: «La donna ha riferito di essere stata pesantemente insultata in quanto non porta il velo islamico e di aver subito un’aggressione proprio per questi motivi. La vittima», continua la nota congiunta, «ha segnalato di subire da tempo offese da queste persone proprio perché lei è abituata a vivere all’occidentale e a non portare il velo. Le cronache sono piene di situazioni simili in cui donne musulmane che osano essere libere, non portare il velo o non rispettare i dettami più tradizionalisti della religione islamica subiscono insulti, minacce o persino aggressioni. Noi», concludono Sardone e Pini, «crediamo sia una priorità difendere queste donne, supportarle e denunciare chi, in nome di Allah, vorrebbe imporre il velo islamico a chi non vuole portarlo».