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Milano ostaggio di bici e moto sui marciapiedi

di Paola Natali mercoledì 26 novembre 2025

2' di lettura

Passeggiare per Milano può diventare un’impresa. Marciapiedi bloccati da biciclette e moto parcheggiate in modo irregolare creano ostacoli quotidiani per chi cammina: anziani, persone con disabilità e mamme con passeggino sono i più penalizzati. Eppure, molti cittadini sembrano ignorare il problema, parcheggiando senza rispetto per gli altri utenti della strada. Qui non si tratta di norme che sono ben chiare ma della maleducazione delle persone e in particolar modo dei giovani che, parcheggiano le loro due ruote senza preoccuparsi minimamente di cosa può causare quel gesto. Il risultato è un ambiente urbano poco sicuro, che mette in difficoltà le fasce più fragili della popolazione. Non è solo un problema logistico: è maleducazione pura, che mostra il mancato rispetto per gli altri e per lo spazio pubblico. Il Comune di Milano ha cercato di intervenire: rastrelliere, aree dedicate e sanzioni per chi parcheggia in modo irregolare. Ma senza cittadini rispettosi anche le migliori infrastrutture restano insufficienti.

In zona città studi molti cittadini denunciano quotidianamente la situazione: “Non si può camminare senza schivare bici e monopattini ovunque”, si lamenta una signora mentre spinge il passeggino. “Gli anziani devono fare lo slalom tra i moto e bici, è assurdo”. Quello che dovrebbe essere un semplice spazio pedonale è diventato un percorso a ostacoli.

Chi cammina in città si trova davanti a file di biciclette abbandonate, monopattini e scooter lasciati in mezzo al passaggio pedonale. I risultati sono evidenti: marciapiedi impraticabili che costringendo i pedoni a scendere sulla strada, con rischi evidenti per la sicurezza. Le persone anziane con deambulatore o   mamme con passeggini sono obbligate a camminare lungo la carreggiata. Non si tratta solo di sicurezza o di piccoli disagi: è una questione di civiltà urbana. La maleducazione delle persone che parcheggiano bici e moto sui marciapiedi genera disagi quotidiani concreti e rischi per la sicurezza. La soluzione non è solo normativa, ma anche culturale: serve rispetto reciproco, infrastrutture adeguate e controllo costante, perché i marciapiedi restino spazi sicuri per chi cammina, e non percorsi ad ostacoli.

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