"Questa mattina, durante lo sciopero generale annunciato, si è tenuto anche il solito corteo di Centri sociali, antagonisti, no-global, arabi e sindacati di base Usb&C, tutti rigorosamente pro-Hamas. Che hanno creato notevoli disagi a tutta la circolazione viabilistica delle zone Porta Venezia, Corso Buenos Aires, piazzale Loreto, fino a Lambrate": a denunciarlo il deputato di Fratelli d’Italia ed ex vice sindaco, Riccardo De Corato. Anche questo venerdì, in effetti, la città di Milano è rimasta paralizzata per diverse ore a causa dell'ormai consueto appuntamento di Centri sociali, antagonisti e sindacati di base. Tutti pro-Hamas.
A generare il caos un insieme di azioni, disordini, tafferugli e vandalizzazioni. Un copione già visto, insomma, a proposito del quale De Corato ha detto: "La città non può più sopportare manifestazioni che bloccano la stessa continuamente, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Nel prossimo Decreto Sicurezza che il Governo varerà nei prossimi mesi, chiederò a gran voce che vengano introdotte norme severe per coloro i quali organizzano eventi/manifestazioni in cui si verificano tafferugli, scontri, deturpamenti e danneggiamenti a cose, monumenti, negozi e persone".
"Gli organizzatori si dovranno assumere le proprie responsabilità di quanto succede negli eventi per cui richiedono le autorizzazioni": questa la proposta del deputato di FdI e vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera.
A scendere in piazza oggi anche il partito marxista leninista italiano, il cui segretario regionale Angelo Urgo è andato subito all'attacco dell'esecutivo: "Giorgia Meloni, con il suo governo, sta portando a termine un piano di trasformazione della repubblica borghese italiana, da uno stato democratico borghese a un regime neo-fascista”. Con queste parole ha spiegato anche il significato del cartello con la scritta “Buttiamo giù il governo Meloni – Mussolini in gonnella”, esibito durante la manifestazione.