Il gallerista Tadini condannato a 3 anni
Il 50enne milanese è colpevole di detenzione di materiale pedopornografico e tentati atti sessuali con minore
Francesco Tadini è stato condannato a 3 anni di reclusione per detenzione di materiale pedopornografico e tentati atti sessuali con minore. Si conclude così il processo col rito abbreviato al gallerista milanese che aveva destato orrore e sgomento. Tadini, 50 anni, figlio del noto pittore scomparso Emilio, era stato arrestato il 29 aprile scorso con l'accusa di avere avuto rapporti sessuali con una minorenne in cambio di denaro e di detenere un'ingente quantità di materiale pedopornografico, foto e video, tra cui anche immagini di bambini seviziati, torturati, legati con funi e costretti ad atti sadici. Il gallerista, animatore dello Spazio Tadini, da cui si era dimesso in seguito all'avvio dell'inchiesta della Procura di Milano, è stato assolto dall'accusa, contestatagli in un primo momento, di aver chiesto a una banda di romeni che gli procurassero contatti sessuali con bambine dai 3 ai 10 anni. E' emerso, infatti, che non era la voce di Tadini quella dell'uomo che chiedeva rapporti con piccole vittime. Il pm Antonio Sangermano aveva sollecitato una pena di 4 anni e 8 mesi.